MANUELA MARZIANI
Salute

Zecche in boschi e prati della Lombardia, è la stagione più rischiosa: come difendersi e cosa fare in caso di morso

Ats Pavia e Izsler invitano alla prevenzione. Se si hanno in programma attività all’aria aperta è consigliato l’uso di repellenti cutanei, l’adozione di abbigliamento protettivo e l’ispezione accurata del corpo al rientro. Cosa sapere

Occhio alle zecche

Occhio alle zecche

Pavia, 5 luglio 2025 - L’aumento delle temperature continua a favorire la presenza delle zecche in ambienti verdi come boschi, prati, giardini e aree rurali. Nonostante il loro morso sia indolore e non causi prurito, Ats Pavia in sinergia con la sede pavese dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER), rinnova anche per quest’anno l’impegno per la prevenzione contro le infezioni trasmesse da questi parassiti che possono veicolare patogeni responsabili di malattie anche gravi, come la malattia di Lyme, la TBE (encefalite da zecche), la rickettsiosi, la febbre da zecche, la tularemia e la meningoencefalite. Se si hanno in programma attività all’aria aperta è quindi consigliato l’uso di repellenti cutanei, l’adozione di abbigliamento protettivo e l’ispezione accurata del corpo al rientro.

Zecche: gli errori da non fare
Zecche: gli errori da non fare

Nel caso in cui si venga morsi, la zecca va rimossa il prima possibile utilizzando una pinzetta, evitando di schiacciarla o romperla. Il parassita può poi essere conservato in un contenitore pulito e consegnato a uno dei centri di raccolta indicati da Ats Pavia, insieme al modulo scaricabile dal sito ufficiale. Il campione viene quindi inviato all’IZSLER per le analisi, e l’esito è comunicato telefonicamente dagli operatori sanitari del dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria di Ats Pavia che possono fornire indicazioni importanti sull’eventuale terapia da seguire. “La tempestività nell’intervento è un fattore chiave per la prevenzione - sottolinea Lorella Cecconami, direttore generale dell’Ats di Pavia - Il conferimento repentino della zecca consente un’identificazione precoce e una valutazione puntuale del rischio infettivo da parte degli operatori sanitari. È fondamentale seguire le indicazioni disponibili sul sito di Ats, disinfettare l’area del morso e monitorarla per almeno 30-40 giorni. Se dovessero manifestarsi sintomi come eritema, febbre o malessere generale, è opportuno rivolgersi subito al proprio medico di famiglia. Altrettanto fondamentale il recupero delle zecche e il relativo conferimento nei punti individuati”.

A sinistra, la caratteristiche macchia o papula rossa “a bersaglio” tipica della malattia di Lyme. A destra, una zecca portatrice dell'infezione
A sinistra, la caratteristiche macchia o papula rossa “a bersaglio” tipica della malattia di Lyme. A destra, una zecca portatrice dell'infezione

Nel corso del 2024, grazie al contributo della cittadinanza, sono stati raccolti e analizzati 71 campioni di zecca, provenienti da diverse aree del territorio provinciale. Di queste, 26 (corrispondente al 36,6%) sono risultate positive ad alcuni agenti patogeni che avrebbero potuto causare malattie gravi nella persona punta. I dati ottenuti hanno permesso di aggiornare la mappatura delle specie presenti e di individuare la frequenza dei principali agenti patogeni trasmessi.