
Armi biologiche, naturali, senza ricorrere alla chimica, nella guerra contro gli afidi che infestano i tigli e contro la melata,...
Merate (Lecco) – Armi biologiche, naturali, senza ricorrere alla chimica, nella guerra contro gli afidi che infestano i tigli e contro la melata, una sorta di resina liquida e appiccicosa che gocciola al suolo dalle foglie di tiglio, imbrattando ogni cosa. Il sindaco di Merate, Mattia Salvioni, con i manager di Silea, recluta gli insetti contro gli afidi che invadono i tigli del centro storico, che, oltre a portare alla lunga alla possibile morte delle piante, molte delle quali quasi secolari, producono la cosiddetta melata.

La controffensiva comincia venerdì. Il campo di battaglia sarà piazza Giulio Prinetti, di fronte al castello simbolo della città, e l’annessa via Antonio Baslini. Contro gli afidi verranno "scatenati" migliaia di sirfidi, insetti inoffensivi, senza pungiglioni, nonostante assomiglino a piccolissime vespe. Per favorire l’alimentazione e la riproduzione dei sirfidi verranno riqualificate alcune aiuole della zona pedonale con apposite specie di fiori.
L’intervento riguarda un’area di circa 4.000 mq, in cui crescono una quarantina di tigli. È previsto il monitoraggio della diffusione degli insetti e l’analisi dei risultati ottenuti nella lotta agli afidi infestanti: se la strategia funzionerà, la stessa tattica verrà poi estesa altrove. "Applichiamo un approccio innovativo al problema della melata dei tigli senza ricorrere ad alcun agente chimico – spiega il primo cittadino -. La scelta di metodi naturali per la cura del nostro verde pubblico rappresenta una strada innovativa e responsabile che speriamo possa essere replicata anche in altri paesi".