
Elicotteri anti-zanzare in azione
Milano, 16 giugno 2025 – Milano, come ogni estate, dichiara guerra alla zanzara tigre. L’amministrazione ha individuato da qualche giorno la società – Ipla di Torino – incaricata del servizio di “assistenza, monitoraggio, controllo delle infestazioni e dei focolai larvali, coordinamento della lotta ai culìcidi e alla zanzara tigre su tutto il territorio del Comune di Milano”. L’importo complessivo per effettuare controlli ed interventi ammonta a 137.131 euro.
Nella determina comunale c’è una relazione tecnica che spiega i motivi per i quali il territorio milanese è da sempre popolato da tante zanzare nel periodo estivo. Il documento evidenzia che “il territorio di Milano, per le sue caratteristiche geomorfologiche, presenta alcune condizioni ideali per lo sviluppo delle zanzare; infatti, molte sono le aree destinate a orto nelle zone peri-urbane, estese sono le zone agricole – tra le quali circa 7/800 ettari destinati alla coltivazione del riso –, diffuse su tutto il territorio sono le aree a verde pubblico e privato anche esiguo, mentre, per oggettive caratteristiche, i tombini stradali dell’area urbana, essendo a sifone, contengono acqua stagnante permanente”.
La relazione aggiunge che “la lotta integrata alle zanzare nel territorio di Milano è oggettivamente complessa, perché diversificata per ognuno dei suddetti ambienti e deve essere mirata per combattere specie differenti con differenti comportamenti biologici”.
Non solo. La parte conclusiva del documento comunale è un appello agli altri enti addetti alla guerra alle zanzare: “Considerato che il Comune interviene su circa il 30% del territorio, è evidente che i risultati saranno solo parziali e gli sforzi vanificati senza una presa di coscienza e una diretta assunzione di responsabilità da parte di altri enti, istituzioni oltre gli amministratori di condomini, imprese e anche privati cittadini, che sono annualmente invitati a porre in essere adeguati interventi larvicidi e adulticidi sulle aree e sugli edifici di competenza, in conformità a quanto previsto dal Regolamento di igiene e da una specifica ordinanza sindacale”.