
Giorgia Leone e la carrozzella rimasta incastrata in strada
Lavagna (Genova), 18 agosto 2025 – Odissea durante una vacanza a Lavagna, in provincia di Genova. Protagonista della disavventura è un’avvocatessa milanese, Giorgia Leone, che è rimasta bloccata in mezzo alla strada con la ruota anteriore della carrozzella e nessuno – Polizia locale, 118 e 112 – è stato in grado di aiutarla. La donna è riuscita a “liberarsi” grazie a un’amica passata per caso.
“Bloccata in una buca con la carrozzella”
“È successo tutto intorno alle 11 di stamattina - ha spiegato all’Agi Giorgia Leone che si trova a Lavagna, dove ha una casa e sta trascorrendo le vacanze estive -. Mi sono rotta il 3 agosto il metatarso, un osso del piede, e non posso camminare. Ero nella strada centrale, in via Roma, pieno centro storico, quando, a causa di un mattone sconnesso, sono rimasta bloccata in una buca e non riuscivo più a procedere. È una strada chiusa al traffico e non potevo nemmeno chiamare mio marito per farmi venire a prendere”.
Gli appelli inascoltati
La legale comincia quindi a comporre tutti i possibili numeri utili. “Ho chiamato il Comune e una persona al centralino mi ha messo in contatto con la Polizia Locale. Ha risposto un'altra persona che ha trasferito la telefonata al numero del Comandante ma il telefono e' suonato a vuoto e sono stata rimpallata alla prima centralista. A questo punto, ho chiamato i carabinieri di Lavagna, la persona che mi ha risposto mi ha detto che non poteva muoversi e che non avevano un'auto a disposizione. Io ho ribattuto che sarebbe bastato autorizzare mio marito a entrare in auto nella zona chiusa al traffico. Lui mi ha suggerito di chiamare il 112.".
“Mi hanno detto che la mia non era un'emergenza - ha proseguito Leone -. Mi domando: non e' un'urgenza un' invalida che non si può muovere con la sedia a rotelle?. Dal 112 poi mi hanno richiamata dicendo che, se avessi voluto, mi avrebbero mandato un'ambulanza ma poi mi avrebbero dovuta portare al pronto soccorso".
Un’amica passata per caso
La situazione si è sbloccata, solo “quando è passata per caso un'amica legata all'associazione di volontariato 'L'Agorà”. Mi ha detto che avevano due sedie a rotelle a disposizione nella sede della Croce Rossa, distante pochi metri, è andata e ne ha recuperata una”.
“Non deve succedere più”
Per Leone però l'episodio non può finire qui: “Appena torno a Milano manderò una mail di diffida al sindaco e ai carabinieri. Non deve succedere più a nessuno quello che è accaduto a me. Qui non sono di passaggio, ho la casa di famiglia di mia mamma che è disabile. Il mio è un disagio temporaneo ma lei, come altri, potrebbe avere gli stessi problemi”.