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Attenti alla pianta che provoca ustioni e cecità. Cos’è la panace di Mantegazza e dove si trova in Lombardia

Sui social della Regione è apparso un appello a fare attenzione, specie lungo i corsi d’acqua, dove la pianta Heracleum mantegazzianum cresce in modo invasivo

La panace di Mantegazza

La panace di Mantegazza

Milano, 3 maggio 2025 – Dolorose eruzioni cutanee, ustioni, addirittura cecità. Sono le conseguenze a cui può andare incontro chi entra in contatto con la panace di Mantegazza, una pianta invasiva e tossica contro cui anche Regione Lombardia mette in guardia. “Hai mai visto questa pianta? È la panace di Mantegazza, una pianta originaria del Caucaso, alta dai 3 ai 5 metri con grandi infiorescenze bianche – si legge sul profilo Facebook della Regione – . Se la trovi non toccarla! Può essere pericolosa per la salute, il contatto con la sua linfa può scatenare dolorose eruzioni cutanee. Purtroppo cresce anche in Lombardia lungo le rive di corsi d'acqua, vicino a boschi e aree incolte”.

Dove si trova la panace di Mantegazza

L’appello non è fatto invano. L’Heracleum mantegazzianum (il suo nome scientifico) infatti è diffuso anche nel territorio lombardo, in particolare nelle province di Bergamo, Brescia e Sondrio. L’aspetto è inconfondibile: presenta un fusto robusto del diametro di 5-10 centimetri alla base, di norma con larghe macchie violacee (anche sui piccioli fogliari). Le foglie, lunghe 1-3 metri e di colore verde scuro o giallastro e lucide, sono dentate, tripartite o completamente divise in 3-7 segmenti lunghi fino 1.3 metri, pennato-lobati, con peluria (pubescenti) sulla pagina inferiore. I fiori hanno petali trilobati bianchi o rosei e sono riuniti in grandi infiorescenze ad ombrella piatta dal diametro fino a 50 centimetri. 

Le caratteristiche della panace di Mantegazza

Originaria del Caucaso, la pianta è stata importata in Europa alla fine dell’Ottocento come pianta ornamentale e, in alcuni casi, mellifera. Oggi è diffuso in Europa settentrionale e centrale, compresi il Regno Unito e alcune località dell'Islanda. Si trova in siepi e margini forestali, nei prati, lungo i sentieri, gli argini dei corsi d'acqua e le rive lacustri, in zone ruderali e incolti. Raggiunge la maturità dopo 2-5 anni e muore dopo aver prodotto i semi. Ha impollinazione entomofila, ma è in grado di auto-impollinarsi. I semi germinano bene dopo il primo inverno, ma in seguito la loro vitalità decresce rapidamente.

L’Heracleum mantegazzianum è una specie esotica invasiva ed è inserita nella Lista Nera delle specie vegetali oggetto di monitoraggio ed eradicazione. È una specie estremamente tossica: nel caso di contatto, la linfa della pianta rende sensibile la pelle ai raggi solari e quindi suscettibile a gravi ustioni anche mortali. Piccole quantità di linfa negli occhi possono causare cecità temporanea o addirittura permanente. La linfa rimane tossica anche alcune ore dopo che la pianta è stata tagliata, così come sui vestiti con cui è entrata in contatto. La diffusione della specie deve essere prevenuta con ogni mezzo e laddove presente, deve essere eradicata con tagli e trattamenti prima della dispersione dei semi.

Cosa fare in caso di contatto

La prima cosa da fare, se si entra in contatto con la panace di Mantegazza, è lavarsi con acqua e sapone e poi recarsi all’ospedale. Gli esperti raccomandano di eradicarla nel caso la si dovesse vedere. Per farlo occorre però proteggere il corpo con abiti adatti, munirsi di guanti e occhiali, e coprirsi anche il viso.