
Una coreografia della Curva Nord a San Siro: domani sera per Inter-Torino non sono previsti né cori né striscioni né bandiere
Milano – L’obiettivo è svuotare la Curva Nord, dopo l’inizio di Inter-Torino in programma lunedì sera a San Siro, per mostrare che gli ultrà nerazzurri sono compatti nel contestare la decisione della società, concordata con magistratura e forze dell’ordine, di vietare gli abbonamenti al secondo anello verde – la Curva Nord, appunto – a una serie di tifosi indesiderati, legati a vario titolo all’inchiesta Doppia Curva avviata nei mesi scorsi dalla magistratura milanese. Un messaggino che girava tra venerdì e ieri nelle chat WhatsApp degli aderenti alla Curva Nord dettava la linea da tenere all’esordio della squadra di Christian Chivu in campionato.
Giovedì sera, durante una riunione al baretto appena fuori dalla Nord, gli ultras avevano deciso di restar fuori dalla stadio e dar vita a un presidio di protesta. Ma la linea è stata corretta in corsa e l’ultima versione degli ordini del direttivo della curva consente a chi vorrà di accedere allo stadio e alla Curva Nord, ma, dopo l’inizio di Inter-Torino, in un momento indicato dai vertici degli ultrà, i tifosi della Nord dovranno “abbandonare in maniera ordinata la curva... tutti!”. Ci sarà però anche una parte della tifoseria che potrebbe non entrare al Meazza e mettere subito in atto un presidio di protesta.
Linea dura, simile ma non identica a quella già adottata dagli ultras del Milan: niente cori, un silenzio assordante per esprimere la propria contrarietà alla scelta della società rossonera di negare gli abbonamenti in Curva Sud, cioè al secondo anello blu, a una quarantina di ultras indicati al Diavolo dalla Procura.
Un muro contro muro, quello tra società e forze dell’ordine, da una parte, e ultras nerazzurri e rossoneri, dall’altra, che potrebbe avere anche uno strascico legale. I tifosi, infatti, da settimane stanno consultando degli avvocati per capire se il divieto di abbonamento è contestabile anche per via legale.
La domanda più ricorrrente, tra gli ultras, è la seguente: se non ci sono provvedimenti giudiziari specifici contro un singolo tifoso, perché la società, pur se su indicazione della Procura e della magistratura, gli nega la possibilità di acquistare un abbonamento in Curva Nord o Curva Sud, costringendo di fatto molti ultrà ad abbonarsi altrove? In attesa di una risposta definitiva, in ogni caso, è già scattato un Piano B: molti dei tifosi inseriti nella blacklist hanno acquistato un abbonamento nel primo anello verde, sotto la Curva Nord, e nel primo anello blu, sotto la Curva Sud, dunque potranno entrare al Meazza e – c’è da giurarci – una volta che queste forme di protesta saranno finite, nelle prossime partite di campionato, proveranno in qualche modo ad accedere alle Curve che per alcuni di loro dovrebbero restare settori off limits.