MAURO CERRI
Editoriale e Commento
Editoriale

Le zone grigie

Nella settimana che va a concludersi due i temi che hanno animato il dibattito a Milano e non solo: lo sgombero del Leoncavallo e gli ultras messi al bando a San Siro . Due storie vicine nel calendario ma distanti per circostanze, origini e attori. A meno di non volere scorgere un unico disegno autoritario dietro. Ma non si possono fare processi alle intenzioni e, in entrambi i casi, quelle dichiarate convergono sulla necessità di ripristino della legalità. Personalmente mi auguro che i milanesi interessati a un grande spazio sociale e culturale alternativo possano averne uno senza doverlo occupare, come in tutte le metropoli europee. Allo stesso modo spero che ai frequentatori delle curve di San Siro sia nuovamente concesso di tifare come tifa una curva. Perché, alla fine, lo sporco non si rimuove eliminando le zone grigie, quei segmenti urbani dove l'aggregazione di migliaia di persone finisce per confinare con forme di illegalità. Lo sporco resta. Spesso nascosto al buio di salotti e locali con licenza perfettamente in regola.