
Il sindaco Paolo Pilotto
Monza, 10 agosto 2025 – La soluzione politica era nell’aria fin dall’incontro al Mit del 26 giugno, chiuso con la conferma da parte del ministro Salvini del progetto integrale di prolungamento della M5 da Milano a Monza, senza tagli alle 11 fermate previste e senza modifiche per risparmiare. Restavano però da cercare circa 600 milioni di extracosti, scesi poi a 480, dopo la decisione del Ministero e della Regione, interpretata a Monza come segnale di “buona volontà“, di metterci rispettivamente altri 100 e 10 milioni di euro.
Ora la svolta: i finanziamenti mancanti al collegamento della metropolitana lilla fra Bignami e Monza saranno coperti dallo spostamento dei 420 milioni di euro destinati al prolungamento della M4 da Linate a Segrate, la cui progettazione è più indietro rispetto a quella della M5 brianzola. Un’operazione sulla quale in queste settimane stanno lavorando i tecnici del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
A dare conferma alle indiscrezioni, dopo le dichiarazioni del sindaco di Segrate Paolo Micheli, preoccupato dal destino del progetto che tocca la sua città, il primo cittadino di Monza Paolo Pilotto e Massimiliano Romeo, presidente dei senatori leghisti, da sempre sostenitore della metropolitana in Brianza. “Una soluzione ragionata e condivisa, possibile grazie alla disponibilità a discuterne dei comuni di Milano e Segrate – premette Romeo, ripercorrendo le ultime settimane delle trattative –. Ora si consolida il cammino della M5, poi si andrà al rinnovo del finanziamento per la M4. Il problema era quello di non perdere tempo e di non lasciare allocate risorse a vuoto, con il rischio di perderle. Il progetto della metropolitana 5 da quello che risulta al Mit è ormai maturo per andare a gara. Si è dunque ritenuto di non perdere tempo e consolidare questo finanziamento, per poi lavorare per cercare le risorse per la M4. Mi pare una soluzione ragionevole per tutti”.
Soddisfatto il sindaco di Monza, che con i colleghi della tratta (i sindaci di Milano, Cinisello e Sesto) in queste settimane convulse di caccia ai fondi mancanti aveva scelto la linea della prudenza. “Quello che accadrà non è contro un altro territorio lombardo – dice Pilotto –. La progettazione della M5 è più avanti di 18-24 mesi rispetto a quella della M4. Si è ragionato su questo aspetto e sul fatto che 1 miliardo e 295 milioni per portare la M5 da Milano a Monza erano già stati raccolti”.
“La progettazione della M5 è partita nel 2017-2018. Ora se ci danno tutti i soldi siamo pronti ad andare avanti”, continua il sindaco, che sottolinea “il percorso di totale lealtà fra le 6 istituzioni coinvolte” (i quattro Comuni, la Regione e il Mit) e il confronto continuo con i tecnici, supportato “dal ruolo delle parti sociali ed economiche del territorio”.
Un risultato che, a regime, potrebbe significare togliere dalla strada fra Monza e Milano 30mila veicoli al giorno, per una metropolitana che su questa tratta dovrebbe registrare, stando alle previsioni minime di MM, almeno 70mila passaggi al giorno.
Intanto l’Associazione HqMonza ricorda il decreto 95 del giugno scorso, con il quale il Mit, sollecitato dalla Corte dei Conti a non sprecare risorse, “stabilisce che 4 miliardi e mezzo assegnati a Milano, Roma, Torino, Genova, Brescia, Palermo e Napoli per linee metropolitane e tranviarie ben lontane dall’essere realizzate dovranno essere sbloccati e confluire in un fondo unico, per essere riassegnati ai progetti che sono vicini alla realizzazione (il primo in lista è quello di M5 a Monza). È quindi da ritenere che sarà da questa operazione che usciranno i 480 milioni che mancano per M5 a Monza, in assoluto l’opera in fase più avanzata con progettazione definitiva e autorizzazione finale Paur, una infrastruttura pronta per la gara d’appalto”.
Il prolungamento di Segrate non è incluso tra quelli citati nel decreto 95/2025. “In ogni caso – conclude l’associazione – il suo iter è solo all’inizio e non ha nemmeno il progetto preliminare, ma solo lo studio di fattibilità tecnica ed economica. Questo prolungamento suscita interesse perché le Ferrovie hanno previsto, in un futuro lontano, di creare a Segrate la Stazione Porta Est. Tutti “concept” che richiederanno anni prima di arrivare al momento della realizzazione”.