
Lo studio ha sede al terzo piano di un palazzo di via Napo Torriani
MILANO – Il blitz dei ghisa va in scena a sorpresa a metà mattinata. Qualche minuto dopo le 10 di ieri, gli specialisti dell’Annonaria entrano nello studio medico di via Napo Torriani, a due passi dalla Centrale, e incrociano una cliente che si è appena sottoposta a un trattamento di filler; altre signore sono lì in attesa del loro turno, per farsi inoculare tossine botuliniche o acido ialuronico e cancellare temporaneamente i segni dell’età. Formalmente lo studio al terzo piano fa riferimento a una dottoressa croata laureata in Inghilterra e con specializzazioni e master conseguiti tra Edimburgo e Milano. Peccato che a gestire tutto ci siano O.B., quarantanovenne italo-russa, e O.K., quarantunenne ucraina, che nei minuti precedenti ha terminato un’infiltrazione: nessuna delle due è in possesso di una laurea in Medicina, e di conseguenza non possono siringare sostanze sottopelle per riempire rughe o rimodellare i contorni del viso.
La più giovane sostiene di aver conseguito un titolo di studio equipollente in patria, ma pare che non ne sia stata trovata traccia e che la diretta interessata non abbia prodotto documenti che ne attestino il possesso. Da qui la denuncia a piede libero per esercizio abusivo della professione sanitaria e i sigilli incollati all’ingresso dei locali che ospitano il centro, all’interno di un poliambulatorio in cui i camici bianchi possono prenotare spazi per ricevere i pazienti.
Il controllo mirato degli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, è solo la tappa intermedia di un’indagine-lampo entrata nel vivo nei giorni scorsi e tutt’altro che conclusa: gli investigatori di piazza Beccaria dovranno accertare innanzitutto se la professionista citata sui profili social che pubblicizzano l’attività ne fosse a conoscenza o se tutto sia stato messo in piedi a sua insaputa. E ancora: gli accertamenti si concentreranno pure sul giro d’affari, per capire quante persone si siano rivolte nel tempo allo studio e se fossero consapevoli del fatto che le infiltrazioni erano praticate da personale non autorizzato. L’inchiesta ha un antefatto, secondo quanto verificato dal Giorno. Nasce da una segnalazione anonima che riferisce di un presunto studio medico abusivo vicino al principale scalo ferroviario della città e indica pure le pagine web che ne reclamizzano i trattamenti.
I vigili partono proprio dal monitoraggio del web, ed effettivamente rintracciano il profilo Instagram (creato quattro mesi fa) di una donna che si presenta come dottoressa: il curriculum la definisce medico estetico “che opera nella città di Milano”, che può vantare un master in Medicina estetica e altri titoli accademici di prestigio. Scorrendo la biografia, ci si imbatte in un link: basta cliccarci sopra per essere reindirizzati a un’altra pagina utilizzata per prenotare appuntamenti in due diverse sedi, una in via Albricci (tra Duomo e Missori) e l’altra proprio in via Torriani. Il profilo Instagram è pieno di contenuti che rimandano a interventi estetici. Il post del 30 aprile, ad esempio, invita il visitatore a prenotare un primo appuntamento gratuito per definire gli interventi da programmare: “Sei interessata a un trattamento estetico però non sei sicura di quali siano le tue esigenze? Oppure vuoi scoprire di più sui trattamenti che offriamo?”. Il giorno dopo, ecco un post che spiega i possibili utilizzi del botox, accreditato di “super poteri” che vanno al di là della lotta alle rughe “sulla fronte e intorno agli occhi”.
Nelle stesse ore, un altro post analizza il problema del “tech neck”, meglio noto come “collo da smartphone”, che consiste in un dolore al collo e alle spalle generato dalla prolungata inclinazione della testa verso il basso: “Hai rughe orizzontali sul collo? Ti danno fastidio? Ci sono diverse opzioni per minimizzare il loro aspetto”, la proposta. Passano ventiquattro ore ed ecco la presentazione di un “trattamento estetico biorimodellante a base di acido ialuronico”. Il 3 maggio, spunta un video che illustra un intervento per ridurre l’iperidrosi, vale a dire la sudorazione eccessiva: “Iniettata direttamente nelle ascelle, nei palmi o nelle piante, la tossina botulinica riduce la sudorazione per circa 6 mesi”. Il trattamento “è sicuro ed efficace”, il frame finale, corredato dalla scritta con il nome della dottoressa.
E arriviamo al 5 maggio: l’argomento di giornata è la riduzione delle occhiaie “con l’utilizzo di polinucleotidi”: “Se stai pensando a fare il filler per le occhiaie, fèrmati e leggi questo post. Prima considera un trattamento rigenerativo con i polinucleotidi, in modo da ottenere risultati più naturali senza tutti i possibili effetti colletarali associati all’uso di filler in questa zona sensibile. Se desideri maggiori informazioni, scrivimi in privato”. Ieri abbiamo provato a prenotare un appuntamento in una delle due sedi, ma dopo la prima schermata compariva la scritta “Si è verificato un errore inatteso”.