Monza – Maglietta rossa e zaino in spalla. Così si presenta Carlo Acutis, canonizzato domenica in piazza San Pietro, nelle foto che lo ritraggono. Nel Duomo di Monza è stato inaugurato il quadro reliquiario: la foto, con allegato un ciuffetto di capelli. Il corpo del giovane santo, morto all’ospedale San Gerardo a 15 anni, è sepolto nella chiesa della Spogliazione ad Assisi e il suo cuore nella cattedrale di San Ruffino, duomo di Assisi, ma la diocesi di Milano, da dove la causa di beatificazione è partita, aveva un tesoretto di reliquie. “Da queste abbiamo attinto – spiega monsignor Marino Mosconi, arciprete del Duomo – per creare il nostro angolo di culto”. Domenica all’inaugurazione sono intervenuti tanti curiosi e devoti, assiepati nel piccolo angolo della navata sinistra per assistere alla cerimonia.

Lì a pochi passi, nella navata sinistra, si trovano le spoglie del beato monsignor Luigi Talamoni, vicino al bassorilievo che ricorda papa Giovanni Paolo ll, caro a Monza dopo la sua visita nel 1983. Molti di più si avvicinano alle reliquie di Carlo nella chiesa parrocchiale dell’ospedale San Gerardo, al piano terra del settore B, dove è conservata un’altra foto con un altro ciuffetto di capelli. “È stata una delle primissime reliquie, dono della mamma di Carlo alla nostra chiesa – ricorda il parroco dell’ospedale, don Riccardo Brena – in segno di gratitudine per le cure ricevute a Monza”.

Come spiega il sacerdote, “tantissimi fedeli, giovani, adulti, genitori, nonni e ragazzi, si accostano alla reliquia per chiedere un’intercessione per i loro malati, soprattutto bambini, e tanti sono stati esauditi”. In occasione della canonizzazione, accanto alla reliquia in ospedale è stata posta un’icona con scritta la massima di Carlo: “l’Eucarestia è la mia autostrada per il cielo”.
Due gli appuntamenti importanti a breve scadenza. L’ospedale San Gerardo organizzerà la prima commemorazione post canonizzazione domenica 12 ottobre, giorno della morte di Carlo. Alle 9.30 cerimonia per tutti. Ma Carlo Acutis, morto 15enne, è il santo dei giovani, riconosciuto e amato in tutto il mondo: per questo, sempre domenica 12, alle 16 la commemorazione sarà dedicata agli adolescenti. “Gli adolescenti sono quelli più caustici da avvicinare – osserva don Mosconi –. Speriamo che l’onda di Carlo tocchi il loro cuore”. Ospedale di Monza culla di santi e beati, insomma, a cominciare dal fondatore San Gerardo dei Tintori, e poi Gianna Beretta Molla, morta all’ospedale vecchio nel 1962. Anche i genitori di Santa Teresa del Bambino Gesù, Luigi e Zelia Martin, fecero il loro primo miracolo all’ospedale di Monza, nel 1905.