FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Sara Centelleghe uccisa in camera con 67 forbiciate: Badhan a giudizio, rischia l’ergastolo

Il ragazzo in aula per la morte della 18enne di Costa Volpino (Bergamo). Deve rispondere di omicidio aggravato dall’aver commesso il fatto a scopo di rapina, dalla minorata difesa della vittima e della crudeltà. Le lacrime della mamma della giovane alla vista dell’imputato

Sara Centelleghe aveva 18 anni quando è stata uccisa da Jashandeep Badhan, 20 anni

Sara Centelleghe aveva 18 anni quando è stata uccisa da Jashandeep Badhan, 20 anni

Bergamo – Maglietta polo bianca, jeans, occhiali, sguardo impenetrabile. Jashandeep Badhan, 20 anni, origini indiane, elettricista, si è presentato così intorno alle 13 in tribunale, dove era in programma l’udienza preliminare davanti al giudice. Scortato dagli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Pavia, dove l’imputato è detenuto. Badhan è accusato di aver ucciso Sara Centelleghe (la ragazza avrebbe compiuto 19 anni 14 giorni dopo essere stata brutalmente ammazzata con 67 forbiciate la sera del 26 ottobre 2024.)

L’ imputato ieri è stato rinviato a giudizio e il prossimo 28 ottobre comparirà davanti alla Corte d’assise. Deve rispondere oltre di omicidio aggravato dall’aver commesso il fatto a scopo di rapina, dalla minorata difesa della vittima e della crudeltà. Aggravanti da ergastolo. Inoltre gli viene contestata anche la rapina del cellulare che apparteneva alla vittima. Presenti anche il papà, Vittorio e la mamma di Sara Marilisa, che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Pizio e Pollini. La mamma di Sara alla vista dell’imputato è scoppiata a piangere. Non è riuscita a trattenere le lacrime.

Il difensore di Badhan, avvocato Grittini, aveva chiesto al giudice una perizia psichiatrica per il suo assistito, richiesta che in questa fase del procedimento è stata negata. Potrà ripresentarla in Corte d’assise. La notte dell’omicidio, Sara Centelleghe era a casa sua, in via Nazionale a Costa Volpino. Vide l’amica 17enne (indagata dalla procura dei minori per favoreggiamento e spaccio). E mentre la vittima dormiva, l’amica era scesa per incontrare l’imputato per uno scambio di droga. Alle 00.28 lui le scrive: «Se ti do 30 euro di zia (cocaina) riesci a darmi 3g (di hashish?».

Ma il giovane indiano non si era presentato all’incontro. Era invece salito a casa di Sara alla ricerca di hascisc. La vittima si era svegliata di soprassalto e si era trovata davanti l’imputato in camera da letto. Spaventata gli aveva chiesto chi fosse e cosa volesse scatenando in quel modo la furia dell’indiano che colpì la ragazza con un pugno al volto e dopo una colluttazione si avventò su di lei con le forbici colpendola ripetutamente. Le forbici Badhan le aveva prese nel cassetto della cucina della casa della vittima. Dopo l’omicidio l’imputato era tornato a casa (la sua abitazione non è molto distante da quella di Sara). I carabinieri, coordinati dal pm Golluccio, erano risaliti all’autore dopo essersi concentrati sulle impronte lasciate.