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Vendita di San Siro, prima del rush Sala manda frecciatine a Milan e Inter

Il sindaco di Milano si toglie qualche sassolino: “Oggi i club considerano lo stadio solo un’occasione di business”

Vendita di San Siro, prima del rush Sala manda frecciatine a Milan e Inter

Milano, 3 settembre 2025 – Stiamo mettendo a punto l'accordo sulla cessione dello stadio che non è ancora definito ma spero di chiuderlo a brevissimo. Lo sconto, come viene chiamato, è pari a zero”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha chiarito i termini della trattativa per la vendita di San Siro a Milan e Inter

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“Non c'è nessuno sconto – ha spiegato – ma la compartecipazione alle spese, che deriva o dalla legge sulle bonifiche o da nostre richieste, come ad esempio lo spostamento dello stadio”.

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L’iter del dossier

Sala annuncia che il dossier arriverà “in giunta nei prossimi giorni, poi in commissione e infine al Consiglio comunale. Io lo consegno consigliando l'approvazione – ha precisato –ma sarà l'aula a decidere se questa cessione ha senso o meno”.

Il rendering del progetto su San Siro e il sindaco Giuseppe Sala
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Alla domanda se le eventuali bocciature possano spingerlo alle dimissioni, il sindaco risponde netto: “Assolutamente no. Un sindaco si dimette se non viene approvato il bilancio, non per una vicenda come questa. Se il Consiglio non approverà la vendita, sarà un problema che si prenderà il prossimo sindaco”.

Un'immagine del derby dell'11 settembre 1955, che il comitato San Siro porta a riprova della retrodatazione del vincolo architettonico
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Moratti

E aggiunge: “Possiamo rimpiangere le proprietà alla Moratti o alla Berlusconi, io rimpiango Moratti e gli mando un abbraccio. Ma oggi i club considerano lo stadio un'occasione di business. Noi andremo avanti”. Sui tempi, Sala ribadisce: “Se non è la settimana prossima sarà quella successiva. Ci sono ancora margini di trattativa”.