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Milan-Como in Australia? Il Codacons si muove a tutela degli abbonati rossoneri

In caso di via libera anche da Uefa e Fifa, il Milan offrirà un voucher ai tesserati che hanno pagato per 19 partite e ne vedranno 18. Il Codacons: “Siamo di fronte a una vendita potenzialmente ingannevole”

Tifosi rossoneri fuori dallo stadio di San Siro

Tifosi rossoneri fuori dallo stadio di San Siro

Milano – Il 7 o 8 febbraio 2026 la partita Milan-Como valida per la 24esima giornata di Serie A si giocherà in Australia. Manca solo il disco verde di Uefa, Fifa e Federazione australiana. Lo stadio di San Siro, in quei giorni, sarà “occupato” dai Giochi Invernali Milano-Cortina 2026 e dalla Figc già da settimane è arrivato il via libera al primo match all’estero del campionato italiano data “l’eccezionalità dell’evento”. In precedenza, l’offerta arrivata da Perth era stata ritenuta allettante e percorribile dalla Lega Calcio e dai due club in questione: Milan e Como. Tutti contenti, dunque? Ovviamente no.

A storcere il naso, per usare un eufemismo, sono i tifosi, in particolar modo gli abbonati rossoneri che hanno acquistato (senza sconti rispetto alla scorsa stagione) un pacchetto da 19 partite casalinghe ma al Meazza ne potranno vedere 18. Qualcuno di loro si è rivolto al Codacons per capire se esistano le possibilità di un’azione legale e di un risarcimento.

“Molti supporters hanno acquistato la tessera stagionale convinti di avere garantito l’accesso a tutte le partite interne di campionato, come chiaramente indicato nei materiali ufficiali del club. Solo dopo la decisione della Lega e della Figv si è appreso che, in caso di trasferta “forzata” della gara, agli abbonati verrà riconosciuto esclusivamente un voucher pari a 1/19 del prezzo pagato, escludendo qualsiasi forma di indennizzo ulteriore o possibilità di assistere all’incontro”, recita oggi una nota dello stessa associazione che tutele gli interessi dei consumatori. 

“È inaccettabile che i tifosi paghino per 19 gare e ne possano usufruire solo di 18 – rimarca l’avvocato Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons –. Si tratta di una pratica potenzialmente ingannevole, che lede i diritti dei consumatori e rischia di aprire un precedente pericoloso per l’intero campionato”. Per questo motivo il Codacons invierà una lettera al Milan per aprire una riflessione sulla legittimità di tale iniziativa.