
La coppia di fidanzati è stata circondata e aggredita dal "branco" formato da 8 ragazzi
Milano, 13 luglio 2025 – Un ragazzo di 25 anni è stato aggredito e rapinato questa notte da un gruppo di otto giovani nordafricani. In base alle prime informazioni raccolte, il 25enne era in viale Cassala all'altezza di largo Ascari, a ridosso della fermata della metropolitana Romolo, e stava raggiungendo la sua auto in compagnia della fidanzata dopo aver preso una pizza d'asporto, attorno all'una, quando è stato sorpreso alle spalle dalla banda.
Le minacce e le botte
Poi le minacce e l'aggressione: uno di quei ragazzi gli ha strappato la catenina d'oro dal collo con appesa la fede nuziale della nonna defunta. La vittima ha reagito, anche per proteggere la ragazza, e ne è nata una colluttazione. Per un soffio non è stato centrato da una bottiglia di vetro scagliatagli contro. Poi gli aggressori si sono dati alla fuga. Immediata la richiesta di aiuto al 112 e sul posto sono intervenute le Volanti della polizia che ora stanno indagando sull'accaduto e sono a caccia degli aggressori.
La corsa in ospedale
Il ragazzo, che aveva dolore a una mano per un pugno tirato inavvertitamente contro una superficie dura mentre cercava di difendersi, si è diretto al San Paolo dove è stato medicato e dimesso con 25 giorni di prognosi a causa di una frattura all'arto. Inevitabili, di fronte all’ennesimo, grave episodio di violenza urbana, le reazioni del mondo della politica. "Le aggressioni in strada a Milano – dichiara Francesco Rocca, consigliere comunale di Fratelli d'Italia – non sono un problema, sono un’emergenza. La sinistra milanese in questi anni ha sminuito la gravità dei fatti. Mi auguro che gli aggressori vengano presto individuati e arrestati; occorre continuare ad accelerare i rimpatri e lavorare affinché venga revocata la cittadinanza italiana a coloro che vivono nell’illegalità. Visti i danni in città, spetterà alla destra affrontare i problemi del territorio. I milanesi devono tornare liberi di uscire la notte, è prioritario garantire la libertà ai cittadini perbene".

L’accoltellamento
Quanto accaduto la scorsa notte si inserisce in una (purtroppo) lunga sequenza di aggressioni e violenze a Milano. Nella notte fra martedì 8 e mercoledì 9 luglio due fratelli di 32 e 37 anni sono stati aggrediti e rapinati in viale Fulvio Testi. Stanno rientrando dal concerto degli Afterhours al Carroponte di Sesto San Giovanni. S’incamminano verso la fermata del tram 7 all’altezza del capolinea Bignami della metropolitana per tornare a casa. Vista l’attesa superiore ai venti minuti, decidono di proseguire a piedi. È proprio a pochi metri dalla fermata, lungo il marciapiede mentre stanno camminando in direzione del centro, che i due giovani incrociano sulla loro strada tre ragazzi maghrebini. Due di loro notano il borsello – dentro pochi oggetti di valore fra cui un impermeabile e un caricabatterie del telefonino e dei fazzoletti – che uno dei due fratelli sta portando a tracolla.
L’indagine
Secondo la ricostruzione della polizia, a quel punto uno dei due sedicenni – il terzo nel frattempo si è allontanato – tira fuori il coltello per tagliare la tracolla del borsello del 37enne e rubarglielo scatenando la reazione sua e del più piccolo, che ha la peggio. Viene accoltellato alla schiena. La lama trancia i tessuti provocando un’abbondante fuoriuscita di sangue. Arriva l’ambulanza, e viene portato in condizioni gravissime al San Gerardo di Monza dov’è tuttora ricoverato in prognosi riservata. Partono immediatamente le indagini del commissariato Greco-Turro. Meno di 24 ore dopo, i poliziotti rintracciano il presunto accoltellatore, che ha compiuto 16 anni a febbraio. A casa i poliziotti trovano i vestiti sporchi di sangue e altri in lavatrice. Assieme al complice, finisce al Beccaria di Milano. Entrambi gli arresti convalidati dal Gip del Tribunale per i minorenni.