MARIANNA VAZZANA
Cronaca

I 3 dati “caldi” dei reati a Milano nel 2024: violenza giovanile, rapine, donne nel mirino (per stalking e violenza domestica)

Il questore Megale sui numeri dei reati nel capoluogo: “Attenzione massima ai reati predatori. Il numero degli arresti di stranieri extracomunitari è superiore al 50%”

Controlli della polizia di Stato in pieno centro (foto Salmoirago)

Controlli della polizia di Stato in pieno centro (foto Salmoirago)

MILANO – L’andamento dei reati segna una diminuzione, in controtendenza però ci sono le rapine in esercizi pubblici. Spicca il raddoppio degli ammonimenti per violenza domestica. Senza tralasciare il maggior numero di minorenni arrestati e denunciati. È il quadro che affiora dai dati del 2024 sulle attività di contrasto alla criminalità a Milano anticipati dal questore Bruno Megale alla vigilia del 173esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato.

“In un generale trend di calo dei reati”, con “l’unico dato un po’ in controtendenza delle rapine negli esercizi pubblici”, evidenzia, aumentano “in maniera significativa tutte le attività di contrasto”. Lo dimostra il numero degli arrestati nel comune di Milano, che nel 2024 è di 5.011, in crescita dell’11% rispetto ai 4.476 del 2023. “Il numero degli arresti di stranieri extracomunitari è superiore al 50% e ha una percentuale anche superiore per alcune tipologie di reato”. Stabile il numero degli indagati (14.381), crescono i controlli di documenti (651.855 rispetto ai precedenti 595.691), persone (1.062.109; nel 2023 erano state 1.021.387), poco meno i veicoli controllati (da 78.290 a 74.824), aumentati pure i sequestri di droga (oltre 2.440 chili nel 2024, poco più di 2.300 l’anno prima). In testa l’hashish con più di 1.994 chili e la cocaina con più di 300 chili. Incremento dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, “oltre 2mila, perché negli ultimi anni c’è stata una maggiore richiesta da parte della cittadinanza sull’intensificazione dei controlli in determinati quartieri”.

E se la parabola dell’andamento dei reati è discendente, resta comunque il problema della percezione della sicurezza dei cittadini, legato soprattutto ai furti e alle rapine in strada. “Se andiamo ad analizzare le richieste che ci arrivano dalla cittadinanza l’attenzione particolare, se non prevalente, se non esclusiva, è sui reati predatori di strada, che toccano più da vicino la cittadinanza e creano maggiore allarme. È chiaro che oggi a Milano la priorità è dare risposte a questo tipo di fenomeni. Non che non ne esistano altri, anzi le inchieste giudiziarie dimostrano che ce ne sono di ben più gravi, ma evidentemente non sono avvertiti in maniera così pressante”, continua il questore, sottolineando come nell’ultimo decennio il contesto della città sia “completamente cambiato (e il paragone è rispetto a quando guidava la Digos, incarico che ha ricoperto a Milano per 15 anni fino al maggio 2015, ndr): oggi ci sono più di 8 milioni di turisti l’anno, il numero di voli è triplicato, ci sono nove università con oltre 300mila studenti. Questo significa “movida no stop“; una volta si concentrava in quattro punti della città, adesso invece è ovunque”.

Focus anche sui rimpatri: sono 534 (erano stati 362 nel 2023), “La sola Milano – spiega ancora Megale : attua il 10% dei rimpatri di tutto il territorio nazionale”. Fa riflettere, poi, il fatto che in un anno siano cresciuti del 100% gli ammonimenti del questore per violenza domestica: da 151 a 303. Per atti persecutori, poi, da 99 a 132. “Dà l’idea su quanto questo fenomeno sia ancora estremamente drammatico e attuale”, il commento di Megale, il quale ha spiegato che “l’ammonimento viene emesso quando ancora non è stata presentata la denuncia, il senso è intervenire all’inizio delle condotte per evitare che sfocino in qualcosa di più grave”.

Altro ragionamento riguarda l’età di chi commette reati. Megale ha portando l’esempio della “ultima operazione, quella “sui maranza””, della Squadra Mobile, per contrastare le rapine per strada, nelle stazioni della metro e a bordo di altri mezzi pubblici: “Su 50 persone arrestate, 18 erano minorenni”. Soprattutto si rileva “un aumento dell’aggressività dei minorenni, che spesso utilizzano armi da taglio o spray urticanti”. Tra gli argomenti affiorati, pure l’inchiesta “Doppia curva“ che ha decapitato i vertici del tifo organizzato di Inter e Milan. “La risposta è stata radicale: si è passati non solo al Daspo sportivo ma anche al Daspo fuori contesto e soprattutto a inibire una serie attività alle curve. Pretendiamo un atto di discontinuità con il passato da parte delle curve”. Da qui anche la decisione di vietare “striscioni che erano identificazione simbolica di un gruppo che aveva egemonizzato tutti gli altri”. Non solo: “Stiamo lavorando moltissimo sulle violazioni amministrative all’interno della curva che sono propedeutiche al Daspo. Ne facciamo una decina a partita e alla seconda violazione scatta il Daspo”.