MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La rabbia di un’amica di Sueli: "Una morte annunciata. Mi disse che Michael le aveva tirato uno schiaffo, non gli piaceva la sua camicetta”

Milano, morta nella trappola infernale del rogo in viale Abruzzi, parla un’ex collega di Sueli Barbosa, che ha conosciuto anche Michael Pereira: "Mi auguro che lui soffra come lei: era pura, non meritava di finire così. Se penso alla sua morte orribile mi sento male”

Sueli Barbosa Leal morta dopo essersi gettata dal quarto piano del suo appartamento per sfuggire a un incendio (Foto/Vigili del fuoco)

Sueli Barbosa Leal morta dopo essersi gettata dal quarto piano del suo appartamento per sfuggire a un incendio (Foto/Vigili del fuoco)

Milano – "Era una morte annunciata". A dirlo è un’amica ed ex collega di lavoro di Sueli Barbosa, che ha lavorato con lei all’ospedale Gaetano Pini tra il 2020 e il 2023. "Una volta mi raccontò che Michael le aveva tirato uno schiaffo perché non gli piaceva la camicetta che indossava. Io le dissi che doveva lasciarlo, perché quel gesto era già una violenza. L’anticamera di qualcosa di più serio. Ma lei era innamorata, forse pensava di poterlo cambiare. Era un’anima pura. Sfido chiunque, nel mondo, a trovare qualcuno che possa parlare male di lei: non c’è".

Approfondisci:

Omicidio e aggravanti. L’alcol cosparso in casa il fuoco e le telecamere. Michael rischia l’ergastolo

Omicidio e aggravanti. L’alcol cosparso in casa il fuoco e le telecamere. Michael rischia l’ergastolo

Conosce Michael Pereira?

"L’ho visto solo un paio di volte. Quando Sueli ci aveva presentato, lui era come infastidito, non aveva voglia di farsi conoscere, di interagire. Anzi era quasi seccato della mia presenza, perché avrebbe voluto l’attenzione di Sueli solo per sé. Ora spero patisca le pene dell’inferno. Deve soffrire come ha sofferto lei, che non meritava questa fine. Non posso credere che la mia amica non ci sia più. E se penso alla sua morte orribile mi sento male".

Le aveva consigliato di lasciarlo?

"Sì, perché mi diceva che era un uomo violento. E già lei stava cercando di risollevarsi, dopo un matrimonio naufragato. Io le dicevo “lo devi mollare!“ ma lei era troppo presa da quella storia. Ricordo che più di una volta, in pronto soccorso, si era presentata una sua amica che era stata picchiata dal marito. Lei la consolò. Gli episodi poi si erano susseguiti, tanto che scattò anche una denuncia, e Sueli dava consigli a questa donna, soprattutto le diceva di lasciare quest’uomo. E poi ci è cascata a sua volta. Purtroppo quando ci si ritrova dentro le situazioni non è facile uscirne, si pensa “a me non capiterà“. E invece...".

Sueli aveva fatto capire di sentirsi in pericolo?

"No, tendeva a nascondere le “brutte notizie“ mentre quelle belle le sbandierava".

La rabbia di un’amica: "Una morte annunciata. Mi disse di uno schiaffo"
Michael Pereira ripreso da una telecamera in viale Abruzzi alle 00.49 di giovedì

Come descrive Sueli?

"Un’anima pura. Una persona di una bontà fuori dal comune, voleva sempre aiutare gli altri. Con questo obiettivo era diventata operatrice socio sanitaria. Da sempre si era rimboccata le maniche: prima di prendere la qualifica, lavorava come badante di notte e studiava di giorno. Poi, con sacrifici, era riuscita a comprarsi la casa a Milano, in viale Abruzzi. Ci teneva, era il frutto del suo impegno. Era una donna molto elegante, stava bene con tutto quello che indossava".

Lei conosce il suo bambino?

"L’ho conosciuto non direttamente ma attraverso foto e racconti che ci scambiavamo tra mamme. Ho interagito con lui in alcune videochiamate, mente parlava con la madre durante le nostre pause. Ora non faccio altro che pensare a lui. Per Sueli, il suo piccolo di 10 anni era la sua vita. E lei, per lui, era il pilastro. Ora il bambino deve affrontare un durissimo colpo. Michael deve pagare anche per questo male che ha causato".