Rozzano, 7 giugno 2025 - Fermato nella notte l'autore della sparatoria di via Toscana. In manette è finito un ventenne italiano che è stato rintracciato dai carabinieri della tenenza di Rozzano e della compagnia di Corsico. È indiziato di tentato omicidio. Il giovane, residente a Rozzano, verosimilmente per motivi di gelosia, ha testo l'agguato al venticinquenne ferendolo con un colpo di pistola ad una gamba per poi darsi alla fuga. La vittima è stata poi portata al pronto soccorso dell'Humanitas in codice rosso ed è stata sottoposta ad intervento chirurgico: il 25enne non è fortunatamente in pericolo di vita.

Siamo di fronte all’ennesimo brutto fatto di cronaca a Rozzano che, grazie alla rapidità di intervento dei militari e alle indagini serrate ha portato in poche ore all'individuazione e al fermo dell'autore della sparatoria e alla soluzione del caso. Si era capito già ieri sera che i carabinieri erano a un passo dal catturare il responsabile anche grazie ad alcune testimonianze e alla presenza di numerose telecamere nella zona.

La ricostruzione
Secondo una prima e parziale ricostruzione, che deve essere ancora confermata dai carabinieri, l’aggressore sarebbe arrivato sul posto bordo di un’auto, una Peugeot che dopo la sparatoria ha abbandonato. La vittima era insieme al padre, entrambi italiani, ed è arrivata a bordo di un’auto bianca nel parcheggio antistante la sede centrale della Tim. Poco dopo è giunta la Peugeot condotta dal 20enene che è sceso dall’auto, presumibilmente si erano dati appuntamento, e ha sparato contro i due ferendo alle gambe il 25enne mentre il padre è riuscito a salvarsi rifugiandosi dietro una siepe. Dopo la sparatoria l’aggressore è fuggito a piedi, pare in direzione di piazza Alboreto, mentre il padre ha soccorso immediatamente il figlio ed ha chiamato il 112.
Il movente
All’origine dell’agguato, stando alle prime indagini, potrebbe esserci una rivalità amorosa È questo quanto emerge dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della Compagnia di Corsico intervenuti sul luogo dell’agguato.
La morte di Manuel Mastrapasqua
Il grave fatto di sangue a distanza di pochi giorni dalla sparatoria avvenuta in via dei Glicini, nel quartiere delle case Aler, dove un trentenne maghrebino era stato raggiunto da un proiettile alla schiena. Una vera e propria spedizione punitiva, in una zona difficile della città, epicentro di spaccio e di risse fra bande di spacciatori. Mesi fa, a poca distanza, era stato aggredito e ucciso anche Manuel Mastrapasqua. Due gravi fatti di sangue nella città che ha un quartiere zona rossa.