LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Le barricate anti-pannelli solari nel Lodigiano. La consigliera regionale Roberta Vallacchi (Pd): “La Regione non lasci soli i piccoli Comuni agricoli”

Terreni coltivabili per un milione di metri quadrati dove installare 86mila “specchi”. La battaglia del comitato di Mulazzano trova uno sponda a Palazzo Lombardia

Pannelli solari installati fra i campi coltivati nel Lodigiano

Pannelli solari installati fra i campi coltivati nel Lodigiano

Mulazzano (Lodi), 9 agosto 2025 – Pieno sostegno dal Comitato “Tutela Identità del Territorio e del Paesaggio“ – che da mesi esprime contrarietà al maxiprogetto dell’impianto agrivoltaico che dovrebbe sorgere nelle campagne tra Mulazzano, Cassino d’Alberi e Zelo Buon Persico – all’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Pd Roberta Vallacchi alla giunta di Palazzo Lombardia.  

Le domande  

“L’interrogazione contiene domande precise: in che modo la Regione intende sostenere i piccoli Comuni nella pianificazione degli impianti? Quali rapporti sono stati avviati con il Governo e l’Ue per una normativa chiara e coerente? Quali misure l’Esecutivo lombardo intende mettere in atto per privilegiare tetti, capannoni e aree dismesse? La Regione – aggiunge Vallacchi – non può continuare a lasciare soli i Comuni di fronte alle continue richieste di autorizzazione di impianti agrivoltaici. La transizione energetica va governata e non subita. Servono regole chiare, ascolto e coerenza”.  

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Cos’è previsto a Mulazzano 

Un’iniziativa gradita dal Comitato di Mulazzano, dove il maxiprogetto di agrivoltaico prevede la realizzazione di un impianto da oltre un milione di metri quadri – 116 ettari, equivalenti a 196 campi da calcio – di terreni agricoli dove è previsto l’innalzamento di 86mila pannelli fotovoltaici alti 4,5 metri. “Non possiamo che apprezzare i consiglieri regionali che lottano contro un sistema che non tutela i cittadini da speculazioni che nulla hanno a che fare con la transizione energetica e l’aiuto agli agricoltori – sottolinea il presidente Massimo Cicerchia – Non possiamo restare indifferenti di fronte a insediamenti che arrecano danni alla salute, all’ambiente e al paesaggio. Servono strumenti per i Comuni, tutele per le comunità e rispetto per i territori”.

Il progetto staziona negli uffici del Ministero dell’Ambiente per la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale, durante la quale sono emerse osservazioni da molti enti e pure da cittadini.