NICOLA PALMA
Cronaca

Gabriele Picciulli, assalto da predatore sessuale: liceali pedinate dal parco a casa e poi 20 minuti di orrore e violenze

Incrocio sfiorato con i genitori poi sul pianerottolo le ha minacciate con un cacciavite. Dopo 20 minuti di abusi, è scappato con cellulari e preziosi. Rintracciato a Cinisello col trova i-Phone

Il quarantenne è stato fermato a Cinisello dai carabinieri della Compagnia di Sesto

Il quarantenne è stato fermato a Cinisello dai carabinieri della Compagnia di Sesto

Sesto San Giovanni (Milano), 9 agosto 2025 – Un raid da predatore sessuale, sebbene nel curriculum criminale di Gabriele Picciulli non si trovi traccia di precedenti del genere. Le due minorenni incrociate in un’area verde, pedinate per alcune centinaia di metri, seguite in ascensore e violentate. Le fascette da elettricista che aveva nello zaino e le modalità dell’assalto di giovedì sera lasciano pensare che il quarantenne sia uscito di casa con un obiettivo preciso. Le indagini dei carabinieri dovranno ora ricostruire le ore precedenti, per cercare di capire cosa ci facesse da queste parti, visto che l’uomo, celibe e disoccupato, risulta residente ad Aversa, in provincia di Caserta. La ricostruzione dei militari della Compagnia di Sesto San Giovanni, coordinati dalla pm di turno Francesca Gentilini e guidati dal tenente colonnello Giuseppe Sacco, parte poco prima delle 21.30.

A quell’ora, le adolescenti sono in un parchetto in compagnia dei rispettivi genitori. Le amiche decidono di anticipare il rientro a casa di padri e madri e si incamminano verso la casa della sedicenne, in una palazzina di sei piani a due passi dal confine tra Sesto e Milano. Stando alle indagini, Picciuli le segue e si infila con loro prima nel portone del palazzo e poi in ascensore. Il blitz scatta sul pianerottolo: il quarantenne tira fuori un cacciavite, intima alle due di non urlare e di aprire la porta. Poi le costringe a ingerire alcolici e ne abusa sessualmente per venti interminabili minuti. Prima di andare via, prende loro i cellulari e arraffa qualche oggetto prezioso. Tra l’uscita dallo stabile dell’aggressore e il rientro dei genitori delle liceali passano pochissimi minuti, due o tre al massimo.

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Nel frattempo, la sedicenne, ancora sotto choc, trova comunque la forza di dare l’allarme al 112, per poi scoppiare in lacrime tra le braccia dei genitori (che a loro volta allertano le forze dell’ordine). La caccia dei carabinieri delle stazioni di Sesto e Cusano Milanino e del Radiomobile di Cologno parte dal segnale intercettato dall’app “trova i-Phone”, che localizza il fuggitivo a poche centinaia di metri di distanza. I militari incrociano Picciulli in via dei Partigiani a Cinisello Balsamo: lui si mostra inizialmente collaborativo, seppur visibilmente ubriaco, ma quando gli investigatori dell’Arma gli trovano addosso cellulari, refurtiva e cacciavite cambia atteggiamento: aggredisce i militari e distrugge il pannello dello sportello posteriore della gazzella con calci e testate, tanto che verrà denunciato pure per resistenza e danneggiamento.

Prima di finire in carcere a Monza con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina, Picciulli, già indagato in passato per furto, resistenza e lesioni, viene trasportato alla Multimedica per gli accertamenti ematici, che dovranno dare conferma al fondato sospetto che l’uomo fosse sotto effetto di alcol e droga. Le due vittime vengono accompagnate al centro specializzato della clinica Mangiagalli per le visite mediche e il percorso psicologico di sostegno: sono entrambe molto provate per quanto accaduto e faticano ancora a rimettere in fila le sequenze del film horror di cui sono diventate tragicamente protagoniste.