
Le ricerche di Marino Rabolini
Legnano (Milano), 8 settembre 2025 – Si spengono ancora una volta le speranze di ritrovare Marino Rabolini, l’ex dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Legnano, uomo stimato e appassionato di montagna e musica. Dopo quasi due mesi di ricerche, nel pomeriggio di lunedì 8 settembre è arrivata la decisione più amara: le operazioni di ricerca vengono sospese.

La scomparsa nei boschi della provincia di Biella
Era il 12 luglio 2025 quando Rabolini è scomparso tra i boschi del Biellese. Da allora si sono alternati giorni di attesa, di angoscia e di incessanti tentativi di ritrovarlo. Le Forze dell’Ordine, insieme alla Protezione Civile, al Soccorso Alpino di Biella, ai volontari del CAI di Legnano e di Varallo, e perfino con l’impiego dell’elicottero Drago dei Vigili del Fuoco, hanno setacciato la Val Sessera metro dopo metro. Il cuore delle ricerche è sempre stato lo stesso: Bocchetto Sessera, punto da cui Marino era partito e dove la sua auto era stata ritrovata, silenziosa e immobile come un ultimo indizio.
Le ricerche senza esito
I boschi, fitti e ombrosi, hanno restituito solo silenzi. Ogni battuta di ricerca si è chiusa senza esiti, lasciando dietro di sé il peso dell’incertezza e il dolore dell’assenza. Più volte, in queste settimane, le operazioni sono state interrotte e poi riprese, alimentando di volta in volta la speranza di una svolta. Ma ancora una volta, l’esito è stato lo stesso: nessuna traccia, nessun segno, nessuna risposta.
Lo sgomento di un’intera comunità
La comunità legnanese, che da due mesi vive con il fiato sospeso, si stringe ora nell’abbraccio del silenzio e dell’attesa. L’ombra della scomparsa di Rabolini continua a gravare non solo sulla sua famiglia, ma su quanti lo conoscevano come uomo di valore, amante delle vette e della bellezza della natura. La montagna, che per lui era rifugio e passione, oggi custodisce un mistero che sembra non voler essere svelato.