MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Le lacrime per “Baro”, il migliore amico: “Ora pubblicheremo la sua canzone inedita”

Dario Carozzi e l’ultima serata trascorsa con Matteo Barone, travolto e ucciso da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Porpora: “Siamo stati insieme fino all’1.30”. Poi la tragedia. Attivata anche una raccolta fondi: oltre 300 persone hanno già donato

Matteo Barone con l’amico Dario Carozzi in una foto scattata insieme durante un evento

Matteo Barone con l’amico Dario Carozzi in una foto scattata insieme durante un evento

Milano – Una serata con gli amici, poi il proseguimento in un altro locale e il ritorno a casa, da solo. “Quando ho saputo quello che è successo mi è crollato il mondo addosso. Sarei dovuto partire per il Messico domenica ma il viaggio è rimandato a data da destinarsi” dice Dario Carozzi, il migliore amico di Matteo Barone, per gli amici “Baro“, che è stato travolto e ucciso sabato da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Porpora, a pochi passi da casa. Avrebbe compiuto 26 anni il prossimo 2 ottobre. “Io sono stato con Matteo fino all’1.30. Avevamo trascorso la serata al pub “Il Mago di Oz“ (in via Ozanam, in zona Lima, ndr) con altri amici, un incontro spensierato per salutarci prima della mia partenza”.

L’ultima foto postata sui social

L’ultima foto postata sui social da Matteo era di quelle da ricordare per sempre: un selfie di mezzanotte con Mahmood, due volte vincitore di Sanremo, tra i nomi più affermati della scena pop italiana, che aveva incrociato casualmente al locale. Poi “io ho preferito tornare a casa – continua Dario – per riposare prima della partenza, mentre Matteo mi ha chiesto di lasciarlo con l’auto in un altro locale in zona Lambrate, per ascoltare musica punk. Così l’ho accompagnato. Scendendo mi ha ringraziato. Io, senza pensarci, gli ho risposto “Grazie“. E alla sua domanda sul perché lo stessi ringraziando ho risposto “di esistere“. Ora non faccio che pensarci”.

L’audio all’amica

Poi, alle 5.31, conclusa anche la seconda parte della serata, Matteo ha inviato un audio via Whatsapp all’amica Benedetta, vicina di casa. “Te lo giuro Ben, io ti voglio molto bene però se venivi stasera ti divertivi – il testo del messaggio acquisito dai ghisa del Nucleo Radiomobile e trascritto nel verbale d’arresto di Chiacchio, il poliziotto libero dal servizio che lo ha investito, ieri scarcerato –. Ho sentito Davi e Teo, li ho visti sì, visti, non visti, poi ci siam persi... però secondo me dovevi venire, ti divertivi un sacco... però vabbè, diario di una schiappa e la schiappa sei te”, la conclusione ironica dell’audio che la stessa destinataria ha segnalato agli agenti di polizia locale. “Io – racconta Benedetta – ho ascoltato l’audio al mattino, quando mi hanno svegliata perché Matteo era stato investito, e mi sono precipitata in strada. È stato tremendo. Ma voglio ricordare chi era Matteo: un amico vero”.

Il ricordo e l’impegno degli amici

Sul palo della segnaletica in via Porpora, in corrispondenza del punto dell’investimento, sono spuntati mazzi di fiori, foto e messaggi di amici e compagni di scuola ma non solo. “Buon viaggio Baro, ti vogliamo bene per sempre”, si legge su un biglietto. “Te ne sei andato via troppo presto”, altra frase. “Baro“ aveva lasciato un impiego nella società di spedizioni Dhl in cui lavorava per investire tutto quello che aveva nell’acquisto di attrezzature e strumenti musicali. “Si era anche appena iscritto a un corso per imparare a utilizzare dei programmi informatici ad hoc”, spiega Benedetta. “Amava tanti generi musicali, non solo la trap – aggiunge Dario –. Scriveva testi quando era ispirato, e ci metteva pochissimo. Adesso vogliamo darci da fare per pubblicare una sua canzone, inedita: parla del suo passato, degli spostamenti di città in città, dice “Ho cambiato casa e regioni, mamma si è spostata dalla Polonia in Italia. Ti giuro mamma, non sarà così per sempre“. Qui aveva trovato la sua dimensione”. Per la sua famiglia, gli amici hanno organizzato una raccolta fondi su Gofundme che in poche ore ha raggiunto oltre 14mila euro. “Più di 300 persone hanno donato. Siamo commossi”. L’iniziativa è ancora aperta.