CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Crisi della Nerviano Medical Sciences, la Cgil: “A pagare non sono solo i lavoratori, ma è il Paese intero”

Il segretario della Filctem Marco Falcinelli ha già chiesto un incontro urgente al ministero e lancia l’allarme: “Gravissimo sacrificare tutto al profitto immediato”

Una mobilitazione a difesa dell'occupazione e dei salari negli anni passati dei ricercatori del Nms

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NERVIANO (MILANO) – Il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, non usa mezzi termini. Interpellato sulla vertenza che coinvolge Nerviano Medical Sciences, ha lanciato un grido d’allarme: “Quello che sta accadendo a Nerviano è gravissimo. È in gioco non solo una parte fondamentale della ricerca e dello sviluppo, ma la salute pubblica, la qualità della vita delle persone e la stessa possibilità, per il nostro Paese, di continuare a scoprire nuovi farmaci, indispensabili per curarsi e guardare con speranza al futuro. Soprattutto nella lotta contro i tumori”.

Falcinelli mette il dito nella piaga: l’industria, oggi, risponde sempre più a logiche di mercato, piegata ai tempi rapidi e ai profitti immediati richiesti dalla finanza, mentre la ricerca farmaceutica ha bisogno di anni, di investimenti enormi, di pazienza e lungimiranza. “Per arrivare a un nuovo farmaco servono anche dieci anni di lavoro e miliardi di euro – spiega –. Ma se si sacrifica tutto sull’altare del guadagno immediato, a pagare non sono solo i lavoratori: a pagare è il Paese intero”.

FALCINELLI
Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil

Lo scenario che descrive il segretario è sconfortante. L’Italia, da tempo, ha abbandonato la ricerca preclinica, lasciando scivolare all’estero migliaia di giovani ricercatori. Eppure, a Nerviano, biologi e chimici di altissimo livello hanno scelto di restare, credendo che fosse ancora possibile fare grande ricerca in Italia. Una scelta coraggiosa, che però non viene premiata.

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“I numeri parlano chiaro – denuncia Falcinelli –: investiamo appena l’1,3% del Pil in ricerca e sviluppo, di cui solo lo 0,5% pubblico. La media europea è il 2,1%, quella Ocse il 2,8%. La Germania da sola investe il 3,1% del Pil. Nei settori ad alta intensità di conoscenza siamo fanalino di coda: Spagna 7,62%, Francia 9,18%, Germania 11,44%, Stati Uniti 14,56%. L’Italia si ferma al 6,9%. È un quadro impietoso”. Falcinelli avverte: se non si interviene subito, i ricercatori italiani che scelgono di restare rischiano di essere penalizzati due volte, professionalmente ed economicamente, mentre il Paese continua a perdere terreno in uno dei settori strategici più decisivi per il futuro.

E il futuro immediato della Nerviano Medical Sciences? La Cgil ha già chiesto un incontro urgente al ministero. “Questa vertenza – conclude Falcinelli – non riguarda solo i lavoratori di Nerviano. È una questione nazionale che intreccia la ricerca, l’industria, le politiche sanitarie e, soprattutto, il benessere dei cittadini. Qui non si sta giocando una partita locale, ma il futuro della salute in Italia”.