
Cascina Morosina ridotta una discarica, nel fossato sono stati recuperati un’intera cucina smontata, batterie e lastre di marmo
Non è la prima, probabilmente non sarà neppure l’ultima volta. Così come capitato nel recente passato una task force composta dal personale di Amga dopo una segnalazione è dovuta intervenire questa settimana per ripulire il fossato della Cascina Morosina. Come accade spesso, questa zona della città è stata utilizzata per uno scarico non autorizzato di rifiuti e durante i lavori di rimozione ci si è resi conto una volta di più del livello di inciviltà di alcuni.
In occasione dell’intervento, infatti, sono stati recuperati anche un’intera cucina smontata e abbandonata, batterie, lastre di marmo e numerosi pezzi di legno. Il quantitativo di rifiuti raccolto in una sola mattinata ha riempito il pianale del mezzo utilizzato per l’intervento, rendendo l’intervento ancora più complesso.
"È evidente che qualche incivile ha utilizzato l’area della Cappellina in fondo a viale Sforza come una discarica – è stato il commento dell’assessore all’Ecologia Valter Bertani –. Dopo aver ripulito, stiamo lavorando per capire se vi siano elementi utili all’individuazione dei responsabili. Il moltiplicarsi di queste situazioni crea un danno all’ambiente e alle tasche dei cittadini onesti. Cerchiamo insieme di porre fine a questi comportamenti incivili".
Nel febbraio di quest’anno erano stati forniti i dati relativi alla raccolta di rifiuti abbandonati nel corso del 2024 ed era emerso che in 12 mesi ad Abbiategrasso erano state raccolte ben 648 tonnellate di rifiuti: di questi, 260 tonnellate di rifiuti abbandonati erano state raccolte al Guardolino (località in prossimità del ponte tra Abbiategrasso e Vigevano), ma era invece l’area tra via Fusè e via Cervi ad essersi aggiudicato il triste primato del sito maggiormente preso di mira dagli incivili con 275.000 chilogrammi di rifiuti raccolti.