Bollettino Covid Lombardia oggi 16 dicembre: 2.994 nuovi casi e 106 morti

I numeri del contagio mentre a livello politico si discute sulle misure da adottare per le feste natalizie

Covid in Lombardia

Covid in Lombardia

Milano, 16 dicembre 2020 - Ipotesi lockdown a Natale, nel Governo sembra prevalere la linea dei 'falchi' che vorrebbero una zona rozza nazionale durante le festività. "Dobbiamo assolutamente evitare una terza ondata di coronavirus", ripete il fronte dei rigoristi. Una decisione definitiva sarà presa domani, dopo un ulteriore confronto fra Stato e Regioni, come ha spiegato lo stesso governatore lombardo Attilio Fontana. Mentre a livello nazionale prosegue serrata la discussione, la Lombardia ieri ha fatto registrare un aumento dei cotnagi e dei decessi, con un rapporto casi-tamponi in risalita all'8,6%.

Bollettino coronavirus Lombardia

Oggi sono invece 2.994 i nuovi casi registrati in regione, a fronte di 37.605 tamponi: il tasso di positività scende dunque al 7,9%, In Lombardia i guariti/dimessi sono oggi 9.045; i decessi nelle ultime 24 ore sono 106, 24.097 da inizio epidemia. Prosegue il calo dei pazienti ricoverati: sono 27 in meno da ieri in terapia intensiva, 629 in totale i letti occupati, e 50 in meno i ricoveri negli altri reparti, 4.946 in tutto.  Nelle province i nuovi casi sono così suddivisi: Milano 737 di cui 293 a Milano città; Bergamo 122; Brescia 375; Como 187; Cremona 60; Lecco 113; Lodi 98; Mantova 151; Monza Brianza 545; Pavia 230; Sondrio 60; Varese 228.

Coronavirus Lombardia 16 dicembre
Coronavirus Lombardia 16 dicembre

Covid, i dati del contagio in Italia /Pdf

Sono 17.752 i positivi al tampone per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino quotidiano della Protezione civile. Le vittime sono 680. I tamponi per il coronavirus effettuati in Italia nelle ultime 24 ore sono stati 199.489, in aumento di 35 mila circa rispetto a ieri, quando ne erano stati registrati 164.431, Il tasso di positività (rapporto positivi-tamponi, compresi quelli ripetuti e di controllo) è dell'8,8%, in leggero calo rispetto al 9% circa di ieri. Per quanto riguarda le regioni, oggi al primo posto c'è il Veneto con 3.817. Seguono Lombardia (2.994), Puglia (1.388), Emilia Romagna (1.238), Lazio (1.220), Piemonte (1.215) e Sicilia (1.065).

Ingressi contingentati in Galleria

Saranno contingentate le presenze nella Galleria Vittorio Emanuele, il 'salotto' di Milano che collega piazza Duomo a piazza della Scala, con flussi obbligati di uscita. Lo ha stabilito il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, riunito oggi dal prefetto Renato Saccone per dettare le linee delle attività di controllo da attivare fino al 6 gennaio.

Covid: tamponi rapidi nelle farmacie lombarde

Le farmacie lombarde potranno presto fare i tamponi rapidi per la diagnosi del Covid-19. Sono state infatti "identificate dalla Regione Lombardia come risorsa aggiuntiva per ampliare l'offerta di tamponi rapidi ed estendere così la rete dei diversi snodi del Sistema Sanitario Regionale", come annuncia Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. "La possibilità, prevista da una circolare della Regione, di eseguire il tampone rapido presso la rete delle farmacie, è un'ottima notizia per tutti i cittadini e per il sistema nel suo complesso - continua Racca - Come farmacie ci organizzeremo in tempi brevissimi, secondo le indicazioni della circolare".

Pregliasco: terza ondata dipenderà da noi

Che una terza ondata ci sarà sembra ormai certo, quello che non si sa ancora è l'entità che potrebbe assumere. A mettere in guardia contro un allentamento delle misure anticontagio, a livello individuale e collettivo, è il virologo dell'Università Statale di MIlano, Fabrizio Pregliasco. "La terza ondata è di fatto inevitabile ma dipenderà da noi l'altezza, perché purtroppo il virus continua a fare il suo sporco mestiere, cerca e trova soggetti suscettibili. Sta a noi regolare quei rubinetti  per mantenere il più possibile lenta la velocità di diffusione del virus in attesa del vaccino. Occorre un Natale molto limitato con una grande sensibilizzazione da parte dei singoli, ognuno deve ridurre per quanto possibile la quota dei contatti interpersonali".

Dimessa col Covid

"Hanno dimesso mia madre dall’ospedale senza aspettare l’esito del tampone: così abbiamo scoperto, per caso, solo una volta arrivati a casa che era positiva". E' la denuncia di una donna del Lodigiano che per due settimane, dal 18 novembre al 4 dicembre scorso, è stata costretta a chiedere il ricovero di sua madre 81enne  con altre patologie e alla fine è stata dimessa col coronavirus. "Non mi ha neppure detto che le avevano fatto il tampone", lamenta la figlia dell'anziana. 

A 90 anni batte il virus

Un'altra storia di Covid e anziani racconta invece di un 90enne brianzolo che ha scofnitto il virusPer lui c’erano poche speranze: l’età avanzata, i problemi di cuore, e il recente indebolimento fisico non facevano ben sperare. Ma Luigi Nava ha una tempra di ferro e dopo che tre anni fa aveva brillantemente superato un infarto, preso per il rotto della cuffia dai medici, adesso ha sconfitto anche il Covid.

Ristori: 15mila imprese in fila

Sono più di 15mila i piccoli imprenditori lombardi che finora hanno chiesto alla Regione il contributo una tantum previsto a titolo di ristoro per l’inattività dovuta alle restrizioni varate per contenere il Coronavirus. Il riferimento è, per l’esattezza, al primo avviso della misura “Sostegno Imprese“, finanziata, nel complesso, con 40,5 milioni per le microimprese. Queste prime 15mila domande sono già state verificate dalla Regione. È Milano a guidare la classifica delle province col maggior importo di contributi concessi (10.667.000 euro), con una altissima percentuale per la finestra dedicata ai “Trasporti delle persone“ (6.561.000 euro) e, distanziata, la finestra riservata ad “Artigiani e servizi alla persona“ (964.500 euro).

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