Ferno (Varese) – “Non era uno sprovveduto e la dinamica riferita dalle autorità romene alla famiglia è diversa da quella emersa sinora”. Parole di Sarah Foti, sindaca di Ferno, il comune alle porte di Malpensa dove Omar ‘Farang’ Zin, il 48enne ucciso da un orso in Romania, era nato e cresciuto e a cui era rimasto molto legato nonostante avesse vissuto per un breve periodo a Samarate e fosse attualmente residente a Lonate Pozzolo, sempre comuni dell’area di Malpensa, nel Basso Varesotto.

Il sindaco Foti è in contatto con la sorella Barbara e il padre Paolo (la madre è morta di Covid durante la pandemia) e “stando a quanto è stato loro comunicato Omar era tornato indietro lungo la strada per fotografare un lago particolarmente spettacolare che sapeva trovarsi in quel punto”. “Per raggiungere il lago – spiega Foti – ha percorso un sentiero molto scosceso lungo il quale si è imbattuto in alcuni cuccioli d'orso. La madre a quel punto deve essere intervenuta all'improvviso aggredendolo. I video postati che lo ritraggono effettivamente con degli orsi risalirebbero al giorno prima della sua morte”.
La comunità di Ferno è sotto choc e il sindaco precisa anche l'origine di quello che “non è un secondo nome: Farang era un soprannome che lo stesso Omar si era dato e che lui, grande viaggiatore, aveva mutuato dalla lingua thailandese. La Thailandia era il Paese che gli aveva rapito il cuore”.