Covid, ristori lombardi: 15mila imprese in fila

La prima fase si è chiusa il 27 novembre. La Regione: "Liquidati 22,3 milioni di euro". Milano in testa

Aziende al lavoro

Aziende al lavoro

Milano, 16 dicembre 2020 - Sono più di 15mila i piccoli imprenditori lombardi che finora hanno chiesto alla Regione il contributo una tantum previsto a titolo di ristoro per l’inattività dovuta alle restrizioni varate per contenere il Coronavirus. Il riferimento è, per l’esattezza, al primo avviso della misura “Sostegno Imprese“, finanziata, nel complesso, con 40,5 milioni per le microimprese. Queste prime 15mila domande sono già state verificate dalla Regione. «In base agli ultimi dati disponibili – si legge nella nota di Palazzo Lombardia – ammontano a 22.375.500 di euro gli indennizzi già bonificati». 

È Milano a guidare la classifica delle province col maggior importo di contributi concessi (10.667.000 euro), con una altissima percentuale per la finestra dedicata ai “Trasporti delle persone“ (6.561.000 euro) e, distanziata, la finestra riservata ad “Artigiani e servizi alla persona“ (964.500 euro). Brescia è la seconda provincia per numero di contributi bonificati (2.321.000 euro) con una maggiore concentrazione di aiuti per i titolari di microimprese del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature (526.500 euro) , seguita dai 478.500 assegnati a proprietari di piccole aziende che rientrano nella categoria “Artigiani e servizi alla persona“. Fanalino di coda a Brescia, così come anche nelle altre province, la categoria dei “Negozi non alimentari in centri commerciali“: 49.500 euro chiesti e dati. Terza provincia per volume di contributi già accreditati sui conti correnti è Bergamo: 1.844.000 euro.

La finestra riservata agli artigiani è quella che ha ottenuto il maggior numero di sostegni (457.500 euro), seguita dal Commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature (330.000 euro) e dai 326.000 euro delle aziende di trasporto persone. Per quanto concerne il numero delle domande di contributo già chiuse, è ancora la provincia di Milano in testa (7.154 richieste), seguita da Brescia (1.575), Bergamo (1.246), Monza (1.111) e Varese (997). «In 5 giorni lavorativi la nostra piattaforma ha consentito l’ordinata presentazione di quasi 20mila domande – sottolinea il presidente della Regione, Attilio Fontana –. Evidenzio che non abbiamo chiesto di allegare documentazione relativa a dati già in possesso anche di altre amministrazioni, con cui stiamo stipulando accordi di condivisione delle banche dati per fare i controlli successivamente all’erogazione dei sussidi».

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