Feste in lockdown: verso la zona rossa a Natale. Tutti i nodi da sciogliere

L'esecutivo sembra orientato ad assumere "misure più dure e restrittive" per contrastare i contagi. Rebus coprifuoco, spostamenti e apertura ristoranti

Vetrina natalizia a Milano

Vetrina natalizia a Milano

Milano, 16 dicembre 2020 - Si avvicina sempre più l'ora della verità, quella in cui si conosceranno i dettagli sul nuovo giro di vite per le imminenti festività natalizie. Perché un fatto è ormai certo: una nuova stretta anti contagi è inevitabile. Intanto emergono alcune indiscrezioni dopo il confronto di stamani tra governo e Regioni. L'esecutivo, sembra orientato ad assumere "misure più dure e restrittive" per contrastare la diffusione del virus in Italia nel periodo di Natale, e non si esclude una "zona rossa" per tutto il Paese nei giorni delle festività. È questa la posizione, a quanto si apprende, che i ministri degli Affari regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza hanno presentato alle regioni nel corso della riunione di questa mattina. Si è trattato, secondo quanto si apprende, di un giro di opinioni, nel quale le regioni non sono entrate nel merito delle possibili nuove chiusure, né hanno espresso contrarietà, ma hanno ribadito al governo l'importanza del tema ristori, assicurando automatismi e puntualità. 

Zona rossa più vicina

Una nuova stretta sembra ormai scontata. Sarebbe in discussione l'estensione della zona rossa a tutto il Paese, come vuole l'ala più rigorista del governo, rappresentata in primis da Boccia e Speranza, che hanno rimandato ogni decisione al vertice tra Conte e i capi delegazione. Sulle nuove misure per le feste di Natale, Governo e Regioni torneranno a riunirsi domani pomeriggio nella conferenza Stato-Regioni, con la partecipazione anche di Anci e Upi. A quel punto verrà presa una decisione, secondo quanto ha riferito il governatore lombardo Attilio Fontana. Per quanto riguarda la durata delle nuove e più stringenti misure si ipotizza una finestra ampia, dal 24 dicembre al 7 gennaio per mettere il Paese in sicurezza.

I tre nodi: coprifuoco, spostamenti e aperture

I nodi sul tappeto sono essenzialmente tre e riguardano coprifuoco, spostamenti tra Comuni e apertura dei ristoranti. Sul primo fronte una delle misure caldeggiate dall’ala più rigorista del governo prevede l’anticipazione alle 20 del coprifuoco durante tutte le festività natalizie, dal 25 dicembre fino al 6 gennaio. Per quanto riguarda invece gli spostamenti è allo studio una zona arancione nazionale dal 24 dicembre probabilmente fino all'Epifania, con divieto di viaggi intercomunali. Unica deroga per i paesi sotto i 5mila abitanti. Ultimo nodo quello dei locali, che hanno appena riaperto al pubblico e a cui si dovrebbe imporre un nuovo stop durante le festività. Resterebbe consentita soltanto l’attività di asporto o la consegna a domicilio. Dopo l'incontro odierno con regioni e province autonome, il governo dovrà mettere a punto un testo e sciogliere gli ultimi dubbi, sentita l'opposizione. Poi sarà il momento delle scelte. E i lombardi, passati da domenica in zona gialla sono molto preoccupati per nuove, a questo punto probabili restrizioni.

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