Covid, Pregliasco: "Terza ondata sicura. L'entità dipende da noi"

Il virologo favorevole a una stretta sul Natale. I luoghi più a rischio? La casa e i bar

Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco

Milano, 16 dicembre 2020 - "La terza ondata è di fatto inevitabile ma dipenderà da noi l'altezza, perché purtroppo il virus continua a fare il suo sporco mestiere, cerca e trova soggetti suscettibili". Lo ha detto il virologo dell'Università Statale di MIlano, Fabrizio Pregliasco, intervenuto a Rainews 24. "Sta a noi regolare quei rubinetti  per mantenere il più possibile lenta la velocità di diffusione del virus in attesa del vaccino. Potrebbe essere intermedia rispetto alla prima ondata, quanto a entità. A questo punto  mi aspetto che potremo arrivare a 20-30mila casi al giorno, ma bisogna essere chiari: molto dipende da noi. Aperture, spostamenti, contatti e assembramenti alimentano la diffusione del virus, che invece dobbiamo contrastare in ogni modo". Il rischio, avverte l'esperto, è arrivare alla terza ondata con numeri ancora elevati di ricoveri in reparto e terapie intensive. "L'obiettivo è abbassare ancora la curva, sotto i 10mila casi al giorno. Se ci tenessimo intorno a 5mila potremmo stare più tranquilli"

Pregliasco interviene anche nel dibattito sulle restrizioni per il periodo delle feste e, in linea con l'ala più rigorista del governo, avverte: "Si deve andare verso una stringenza. Occorre un Natale molto limitato con una grande sensibilizzazione da parte dei singoli, ognuno deve ridurre per quanto possibile la quota dei contatti interpersonali. Gli elementi piu' a rischio sono ormai chiari: la casa e i bar, dove si pranza e si cena insieme è in questo momento che avviene una vicinanza stretta senza le mascherine. E' un elemento tristissimo per la catena dei  avoratori della ristorazione e del turismo. Ma in questi ambiti si vede la differenza oggettiva dei risultati in termini di calo ed è lì  che dobbiamo lavorare. Ogni contatto è a rischio".