
Persone all'esterno del teatro comunale in cui si tiene il Remigration Summit, contestato raduno dell'ultradestra sul tema dell'immigrazione, a Gallarate
Gallarate (Varese) – Alta tensione aper il Remigration summit, vertice delle forze dell’ultradestra xenofoba europea, al via oggi, sabato 17 maggio. L’appuntamento si tiene al Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate. All’alba gli organizzatori hanno inviato la mail di conferma ai partecipanti, circa 400: inizio programmato alle 9 nella sala di via Teatro 5, anticipato dunque rispetto all’ipotesi iniziale del pomeriggio.
L’invito
Nell’invito inoltrato ai “simpatizzanti”, oltre all'indirizzo del teatro e a un Qr code per registrarsi, si avvisa esplicitamente sulla possibilità di “dimostrazioni e disordini” all'esterno, con la raccomandazione a restare "calmi" e ad avvicinarsi al teatro Gassman magari in gruppo e con auto o taxi. Il riferimento è anche al flash mob di protesta convocato dal Pd locale fuori dal teatro. La situazione - a quanto si apprende - è sotto controllo e il Comune del Varesotto è presidiato da un notevole dispiegamento di forze dell'ordine.
Attesi politici italiani
"Ci auguriamo che sia una manifestazione pacifica. Non abbiamo contezza di quello che succede fuori, dentro è tutto pronto". A dirlo è Andrea Ballarati, organizzatore del Remigration. "Parleranno i relatori previsti e ci sarà qualche sorpresa. Sono attesi anche politici italiani". "Noi parliamo di questione identitaria. Sull'immigrazione il Governo non fa abbastanza e non adotta quei provvedimenti votato dai cittadini", ha aggiunto Ballarati. "Non appoggiamo apertamente Giorgia Meloni - ha detto Gonzalo Gonçalves, uno dei relatori prima di entrare in teatro – ma condividiamo alcune istanze portate avanti da questo Governo”
Il saluto di Vannacci
Il generale Roberto Vannacci ha inviato un video, scusandosi di non poter essere presente. "Vi do il mio sostegno" ha detto aggiungendo che "la remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta". "Vuol dire mette al centro gli italiani, gli europei. E' una battaglia di libertà e civiltà, di sicurezza, che è il vero spartiacque fra destra e sinistra", ha detto l’eurodeputato della Lega.
"L’evento dell’anno”
"Siamo in una location sorprendente, il teatro Vittorio Gassmann a Gallarate. Non vediamo l'ora di vedervi: arrivate" . Così ha detto Martin Sellner, leafer del movimento identitario austriaco e tra i relatori al summit odierno, in un video postato questa mattina sulla pagina Instagram del Remigration Summit con la promessa: "Avremo l'evento dell'anno in Italia"

Tra il pubblico
Inglesi, polacchi, olandesi e italiani. Variegato il pubblico. Tutti collegano la scarsa sicurezza percepita a all'immigrazione clandestina. "È una questione identitaria - spiega un partecipante inglese - L'Inghilterra appartiene agli inglesi, la Scozia agli scozzesi, l'Italia agli italiani".

"La remigrazione è un tema del nostro partito", ha detto Davide Quadri, varesino dalla lunga militanza leghista e tuttora responsabile Esteri della Lega Giovani. Dice di essere venuto ad ascoltare e di non escludere sinergie con altri rappresentati di movimenti europei arrivati a Gallarate. "Da donna io ho paura ad uscire di casa - ha aggiunto una partecipante italiana - non posso uscire senza rischiare di essere violentata. Gli stranieri irregolari vanno allontanati, il Governo non fa abbastanza. Non possiamo riempire le nostre carceri e io voglio essere libera di uscire di casa senza il rischio di subire uno stupro".
Il vertice
Ieri in Prefettura, a Varese, si è tenuto un vertice delle forze dell’ordine. Stando a quanto risulta, l’evento legato alla galassia dei suprematisti bianchi, che auspica il rientro forzato dei migranti nei rispettivi Paesi di origine, è stato anticipato al mattino per limitare il più possibile i problemi di sicurezza legati all’iniziativa: nello spazio culturale di proprietà comunale ma gestito da una società privata, sono attesi circa 400 esponenti di realtà di estrema destra provenienti da tutta Europa.

Uno di loro, il danese Rasmus Paludan, fondatore di Stram Kurs («Linea Dura»), è sbarcato giovedì a Malpensa ed è stato espulso dopo poche ore per motivi di ordine pubblico. Altri otto, stavolta tedeschi, sono stati bloccati ieri mattina alla partenza dall’aeroporto di Monaco di Baviera: anche loro erano diretti in Italia per prendere parte alla manifestazione, ma la polizia tedesca li ha respinti al gate imponendo loro il divieto di viaggio (come i diretti interessati hanno fatto sapere su un profilo X).

Le dichiarazioni delle autorità
Fino al tardo pomeriggio di ieri, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha tenuto aperto il giallo sulla location. Questa mattina la nota definitiva: “È stato deciso di fare questa manifestazione a Gallarate. Le misure per garantire l'ordine pubblico prese da questura e prefettura sono imponenti e adeguate. Mi auguro che vada tutto bene perché è giusto che tutti possano manifestare le proprie idee".
“Sono d’accordo che ci sia qualsiasi iniziativa democratica e libera. Non capisco perché si dovrebbe vietare a priori il libero pensiero di qualcuno, non siamo mica in Unione Sovietica – ha detto il vicepremier leghista e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini –. Se qualcuno teme che l’immigrazione di massa sia un problema enorme e devastante, e io sono fra questi, deve poterlo esprimere”.
“In questo Paese, grazie al cielo, esiste la libertà sia di esprimere il proprio parere, sia di manifestare. Per cui non vedo sinceramente quali possano essere i problem”, ha aggiunto il presidente della Regione Attilio Fontana. “Sono già contento che non sia a Milano – ha affermato dal canto suo il sindaco Giuseppe Sala–. Il tema dell’immigrazione è un tema delicato, che va affrontato tecnicamente, politicamente, che non si può liquidare con quattro battute. Invece mi pare che la volontà sia quella”.
Le contromanifestazioni
Di certo, partiti e associazioni antifasciste non resteranno a guardare. Ampia l’adesione al presidio promosso da Anpi alle 18 a Busto Arsizio, davanti al monumento alla Resistenza e Deportazione. Mentre in mattinata un nuovo presidio è convocato proprio a Gallarate dal Pd, in piazza Libertà alle 11, a poca distanza dal teatro che potrebbe essere la sede scelta dall’ultradestra, nel pomeriggio alle 15 invece una terza iniziativa prenderà vita ancora a Busto Arsizio in piazza Garibaldi, organizzata dalla Rete provinciale antifascista.
“Il Remigration summit va vietato – hanno detto ieri gli esponenti del Pd varesini, il senatore Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Samuele Astuti - è un dovere impedire un raduno di razzisti che inneggia a odio e intolleranza”.
Mobilitazione a Milano
A Milano, ci saranno invece due contromanifestazioni. Alla prima, un presidio in piazza San Babila, dovrebbero presentarsi in 8-10mila, legati a più di 70 tra partiti, associazioni e sindacati: attesi, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Per la seconda, che preoccupa le forze dell’ordine, si parla di un migliaio di persone: la manifestazione con partenza da largo Cairoli è stata lanciata sul web come un corteo antifascista internazionale, anche se non è stata preavvisata alla Questura; di conseguenza, non si sa che tragitto intendano percorrere i partecipanti. I timori sono legati soprattutto all’arrivo di antagonisti da altre regioni e dall’estero, in particolare da Grecia e Francia.