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Remigration Summit, chi ci sarà tra i 400 partecipanti che potrebbero ritrovarsi a Gallarate

Cresce la tensione per il convegno estremista già sfrattato da Milano, Busto Arsizio e Somma Lombardo. Arrivato a Milano il leader austriaco Martin Sellner che sarà tra i relatori, bloccato a Monaco un gruppo di militanti tedeschi

Martin Sellner, uno dei principali teorici della remigrazione nonché leader del Movimento austriaco degli identitari (Identitäre Bewegung Österreich), arrivato già ieri a Milano per il Remigration Summit

Martin Sellner, uno dei principali teorici della remigrazione nonché leader del Movimento austriaco degli identitari (Identitäre Bewegung Österreich), arrivato già ieri a Milano per il Remigration Summit

Milano – Meno uno al Remigration Summit, il convegno dell’ultradestra europea che si terrà domani in Lombardia, in un luogo noto solo ai partecipanti, che in base agli ultimi sviluppi potrebbe trattarsi del Teatro Condominio di Gallarate messo a disposizione dall’Amministrazione comunale. L’orario fissato era dalle 14 alle 19.30 ma è probabile che venga spostato alla mattina. 

Il relatore

Tra questi, nell'elenco dei relatori compare l’austriaco Martin Sellner,  uno dei principali teorici della remigrazione nonché leader del Movimento austriaco degli identitari (Identitäre Bewegung Österreich), arrivato già ieri a Milano. L'evento è stato confermato dagli organizzatori dalle 14 alle 19.30 di sabato, anche se non hanno ancora reso noto dove il vertice si svolgerà.

L’infortunato

Non ci sarà invece il consigliere provinciale ed ex comandante degli Schützen altoatesini, Jürgen Wirth Anderlan, che tuttavia plaude al Remigration Summit,  "Personalmente, non potrò essere presente a causa della rottura del tendine d'Achille, anche se mi ero iscritto. Ma sono favorevole al congresso e penso che sia fantastico che la remigrazione diventi un tema e una visione per tutta l'Europa", dice Wirth Anderlan stretto amico di Sellner.

L’espulso

Chi non ci sarà è Rasmus Paludan, 43 anni, politico danese di estrema destra, bloccato l’altra mattina a Malpensa al suo ingresso in Italia proprio per prendere parte come spettatore al raduno e quindi espulso per motivi di ordine pubblico. Il suo nome era segnalato tra quelli dei passeggeri di un volo atterrato nell'hub milanese ed è stato raggiunto dagli agenti della Polaria non appena sbarcato e poi consegnato, come conferma la Questura di Varese, agli uomini della Digos che lo hanno identificato.  Il 43enne ha annunciato che farà ricorso contro il decreto di espulsione. Bloccato invece a all’aeroporto di Monaco di Baviera, in Germania, un gruppo di estremisti in partenza per l’Italia. 

In Italia per Remigration Summit, espulso l'estremista Paludan
Rasmus Paludan, noto per aver bruciato il Corano, espulso dall'Italia all'arrivo a Malpensa per il Remigration Summit.

Il luogo misterioso

Il convegno già “sfrattato” prima da Milano e poi da Busto Arsizio doveva tenersi in un hotel vicino a Malpensa. La prenotazione di una sala convegni al Dolce Milan Malpensa Hotel a Somma Lombardo, strategicamente vicino all’aeroporto, doveva rimanere segreta fino all’ultimo. Poi, la fuga di notizie, le proteste e la presa di posizione del prefetto di Varese Salvatore Pasquariello che porta la questione sul tavolo provinciale per la sicurezza per il timore di scontri con gli antagonisti. A quel punto, l’hotel ha annullato la prenotazione di camere e della sala convegni da 400 posti. 

I contrari

Di certo ci saranno due cortei contrari al raduno: oltre settanta le realtà associative, sindacali e partitiche che hanno aderito al presidio che si terrà alle 14.30 in piazza San Babila a Milano: ci saranno, tra gli altri, esponenti di Partito democratico (a partire dalla segretaria Elly Schlein), +Europa, Azione, Italia Viva, Sinistra italiana, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e sinistra (rappresentata dal portavoce Nicola Fratoianni), Cgil (col suo segretario generale Maurizio Landini), Acli, Anpi e Arcigay. In una nota, gli organizzatori hanno spiegato che l’iniziativa “nasce per difendere i principi costituzionali di uguaglianza, convivenza e democrazia, e per ribadire che Milano non può essere vetrina dell’intolleranza”. Ma a preoccupare le forze dell’ordine è l’altra piazza, quella che si è data appuntamento alle 15 in largo Cairoli, a due passi dal Castello Sforzesco. Il lancio via social “against Remigration Summit” annuncia un “corteo antifascista internazionale”, con lo slogan parafrasato dalla dialettica trumpiana “Make Europe Antifa Again”.