Gallarate (Varese), 16 maggio 2025 – Atteso da almeno due mesi, espulso (è il caso di dire) da Milano e dopo una settimana di rimpallo fra diverse città varesine – Busto Arsizio e Somma Lombardo in primis – su quale sarebbe stato il luogo prescelto per il summit, alla fine la pallina della roulette Remigration sembrerebbe essersi fermata sulla casella Gallarate. Dopo la bufera che si era addensata sull’hotel Dolce Milan Malpensa di Somma, strategicamente vicino a Malpensa, inizialmente scelto dagli organizzatori che ne avevano prenotato la sala convegni, città e struttura scelte come alternativa erano rimaste segrete fino all’ultimo.
Fino a quando è venuto a galla il nome del teatro comunale “Condominio” di Gallarate. Messo a disposizione dal sindaco leghista Andrea Cassani, che pur non avendo mai voluto esprimersi sulla possibilità di ospitare a Gallarate il raduno dell’ultradestra xenofoba e anti immigrazionista, non avrebbe comunque ostacolato, né rifiutato, la messa a disposizione di una struttura pubblica come il “Condominio”.
L’ira del centrosinistra
"Quel teatro è comunale, non è uno spazio privato come poteva essere l’hotel di Somma Lombardo – tuonano gli esponenti del centrosinistra –. Evidentemente sono state richieste e rilasciate le necessarie autorizzazioni per ospitare un raduno di estremisti di destra che sostengono concetti aberranti come la deportazione degli immigrati fino alla terza generazione, quindi Cassani è responsabile di questa concessione vergognosa”. In prima linea nella protesta il Partito democratico di Gallarate, che chiede ai moderati del centrodestra che sostengono Cassani di sfilarsi da questa decisione. “Il silenzio di Cassani di fronte al raduno di Remigration nella nostra città è grave e allarmante – dice la segretaria cittadina del Pd Anna Zambon – ancor più se riguarda la concessione di una struttura pubblica. Gallarate non può e non deve essere associata a raduni estremisti che minacciano i valori democratici e la convivenza civile”.

L’espulsione di Paludan
Tanto più “che sull'argomento il prefetto e il questore hanno bloccato uno di questo esponenti, segno inequivocabile che si tratta di situazioni ben oltre la legge”. Il riferimento è all’espulsione di Rasmus Paludan, 43 anni, politico danese di estrema destra, noto (e condannato) per aver bruciato il Corano in pubblico in varie occasioni e per le sue posizioni radicali. Nella mattinata di oggi, venerdì 16 maggio, un vertice con le forze di polizia è stato indetto in Prefettura a Varese col prefetto Pasquariello e il questore di Varese.

Alfieri (Pd): “Va vietato”
"Il sostegno della Lega è inquietante – ha dichiarato dal canto suo il senatore Pd varesino Alessandro Alfieri – da una parte c’è il ministro Piantedosi che espelle soggetti ritenuti pericolosi in tutta Europa e dall’altra il summit che si farebbe in una città governata da un sindaco leghista, che è anche segretario provinciale del partito di Salvini. Questo è inaccettabile: va vietato, è un dovere impedire un raduno di razzisti che inneggia a odio e intolleranza di stampo neonazista”.

La mobilitazione
Domani mattina, un flashmob sarà organizzato in piazza Libertà (non distante dalla sede del teatro) alla quale Pd, partiti e altri movimenti dell’area della sinistra hanno invitato tutta la cittadinanza a partecipare. “Da quando abbiamo avuto conferma che questa cosa si sarebbe tenuta a Gallarate – aggiunge Zambon – non c'è stato il tempo tecnico necessario (48 ore ndr) per chiedere le necessarie autorizzazioni per organizzare un corteo, ma prenderemo ovviamente parte alla grande manifestazione antifascista di Milano organizzata in largo Cairoli”.
Fontana: “C’è libertà di esprimersi”
Al convegno di Remigrazione – al quale sono attesi oltre 400 partecipanti fra cui i principali esponenti dell’ultradestra “ariana” europea – è arrivato in questi giorni l’appoggio implicito del presidente della Regione Attilio Fontana e del vicepremier Salvini, in nome della libertà d’espressione: “: "In questo Paese grazie al cielo esiste la libertà sia di esprimere il proprio parere, sia di manifestare. Per cui mi sembra che non ci siano problemi. Non vedo sinceramente quali possano essere i problemi", ha detto Fontana.