SARA BALDINI
Cronaca

"Le prime mele sono ottime, ma il rischio di terreni abbandonati esiste"

"Otto per la qualità, sei e mezzo se invece si considerano le traversie di questi mesi". Si parla di...

Luca Folini della Fondazione Fojanini: «L’auspicio è che si salvi il salvabile O che ci si concentri sulla Bernina che è la mela solo nostra»

Luca Folini della Fondazione Fojanini: «L’auspicio è che si salvi il salvabile O che ci si concentri sulla Bernina che è la mela solo nostra»

"Otto per la qualità, sei e mezzo se invece si considerano le traversie di questi mesi". Si parla di mele e Luca Folini, referente del Settore frutticoltura della Fondazione Fojanini, preferisce esprimersi con voti differenti. Se il naufragio della cooperativa Melavì apre scenari ancora molto nebulosi su quel che sarà il futuro della melicoltura in Valle, diverso è il discorso sui primi risultati della raccolta, conclusa in anticipo di una decina di giorni rispetto al 2024, delle prime mele, le estive Gala.

"Ottimi i risultati, il colore rosso acceso con striature rosate è eccellente e buona anche la pezzatura – dice Folini – Sta procedendo molto bene anche la maturazione delle altre qualità. Questa settimana inizia la raccolta delle Red Delicious, molto dolci". E se per la Bernina, la “mela delle Olimpiadi invernali“ bisognerà attendere ottobre inoltrato, sono già incoraggianti le premesse per la Golden Delicious, il frutto giallo dorato, spesso con la tipica “faccetta rosa“, che esprime il meglio grazie al sole valtellinese e all’escursione termica delle zone montane.

"La pezzatura è buona e gli sbalzi termici di queste ultime settimane sono stati provvidenziali – conferma il tecnico della Fojanini – Per le Golden la raccolta inizierà dopo il 20 settembre, bisognerà vedere che tempo farà". L’annata è stata buona anche se la si guarda dal punto di vista degli attacchi da parte di insetti e agenti atmosferici. "Si notano leggeri danni da cimice asiatica sulle Red Delicious, mentre la grandine ha colpito in modo significativo solo i meleti della parte alta di Villa di Tirano". Il problema, quest’anno, ha il nome di Melavì. La comunicazione che la cooperativa non avrebbe ritirato le mele è arrivata solo il 20 maggio.

Ai primi di luglio l’annuncio di un “tavolo di soccorso“: un gruppo di sette produttori di mele valtellinesi si è offerto di stoccare e commercializzare le mele prodotte dai soci. Ma che succederà in futuro? Per Folini "l’auspicio è che si salvi il salvabile o ci si concentri sulla Bernina, una mela solo nostra. Ma il rischio di terreni abbandonati non è da poco".

Sara Baldini