
MORBEGNO (Sondrio) Penne Nere protagoniste nel fine settimana sia a Morbegno che tra Arquino e Ponchiera, le due frazioni della...
MORBEGNO (Sondrio)Penne Nere protagoniste nel fine settimana sia a Morbegno che tra Arquino e Ponchiera, le due frazioni della "Sondrio di Sopra" dalle quali prende il nome il Gruppo Alpini fondato nel 1975 che ha festeggiato con ben tre giorni di eventi il proprio primo mezzo secolo. Nella città del Bitto il primo cittadino Patrizio Del Nero ha dato il benvenuto ai "concittadini e amici indissolubili", così li ha definiti, del 5° Reggimento Alpini, di nuovo a Morbegno dopo il conferimento della cittadinanza onoraria dello scorso 25 maggio. "È un vero onore, anche perché qui ci sentiamo davvero a casa – ha detto il comandante, il colonnello Riccardo Venturini –. Ogni volta troviamo una comunità che condivide con noi la storia, il senso del dovere, dell’amore della patria e il ricordo di tutti i Caduti". La cittadinanza onoraria rappresenta, insomma, il sigillo del saldo legame che c’è tra il capoluogo della Bassa Valle – che vanta anche un’omonima unità dell’Esercito italiano, con sede a Vipiteno, il Battaglione Morbegno, facente parte proprio del 5º Reggimento – e le Penne Nere. "Una vera e propria perla del Quinto – ha osservato il presidente della sezione Ana valtellinese, Gianfranco Giambelli – che in Valtellina ne aveva anche un’altra, il Battaglione Tirano. Sebbene questo non esista più, sarebbe bello organizzare una giornata celebrativa simile anche lì".La "due giorni" organizzata dal Gruppo Alpini Morbegno e dall’Ana provinciale ha preso avvio venerdì con l’incontro al Museo Civico "Gli Alpini del 5° oggi" tenuto dal colonnello Venturini, ma il clou è stato naturalmente sabato, a partire dall’ammassamento in piazza San Giovanni, seguito da alzabandiera e deposizione della corona al Monumento dei Caduti e dalla sfilata per le vie, tra due ali di folla, accompagnata dalla fanfara della sezione Valtellinese che ha poi, raggiunta di nuovo piazza San Giovanni, tenuto qui un breve concerto seguito dai discorsi ufficiali in un clima di grande partecipazione della cittadinanza e in un’atmosfera dove, davvero, palpabili erano orgoglio, memoria e continuità. "Momenti magnifici che hanno fatto respirare a tutti la vera gloria degli alpini", ha concluso il numero uno delle Penne Nere in provincia Giambelli.