REDAZIONE SONDRIO

Crisi climatica ed eventi meteo estremi si mangiano i ghiacciai della Lombardia. Il caso Ventina

In dieci anni è arretrato di 400 metri per effetto della deglaciazione. La carovana di Legambiente a Valmalenco

Gli attivisti di Legambiente davanti a ciò che resta del Ventina a Valmalenco

Gli attivisti di Legambiente davanti a ciò che resta del Ventina a Valmalenco

Valmalenco (Sondrio), 23 agosto 2025 - Sempre più piccoli e ancor più fragili ghiacciai e montagne lombardi.

La crisi climatica, tra temperature sempre più calde ed eventi meteo estremi, colpisce l'arco alpino, rendendo ghiacciai e montagne sempre più fragili e instabili.

Eventi estremi

Secondo l'Osservatorio Città Clima di Legambiente, nei primi sette mesi del 2025 sono stati 83 gli eventi meteo estremi registrati nelle regioni dell'arco alpino, trenta dei quali in Lombardia, la regione più colpita seguita da Veneto (18) e Piemonte (17).

Proprio in Lombardia, in Valmalenco, ha fatto tappa la Carovana dei ghiacciai, la campagna di Legambiente che monitora i ghiacciai alpini in collaborazione con Cipra Italia e con la partnership scientifica della Fondazione Glaciologica Italiana.

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Ghiacciaio Ventina

Osservato speciale il ghiacciaio Ventina, in forte arretramento secondo gli esperti. La sua superficie è passata dai 2,10 chilometri quadrati del 1957 a 1,38 del 2022.  Nell'area è in atto una forte deglaciazione, cui si sovrappongono altri fenomeni di instabilità naturale, quali frane e colate detritico-torrentizie, a causa delle forti precipitazioni piovose che sempre più frequentemente si verificano in alta quota.

"Il Ventina ci ricorda quanto la montagna stia diventando, insieme ai ghiacciai, più fragile e instabile - spiega Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di Cipra Italia - Bisogna quindi viverla con maggiore consapevolezza e adottare comportamenti diadattamento e rispetto".

"Il ghiacciaio della Ventina – aggiungono Marco Giardino, vicepresidente FondazioneGlaciologica Italiana e docente Università di Torino, e Mattia

Gussoni del Servizio Glaciologico Lombardo e meteorologo di Ilmeteo.it - ha avuto un arretramento di 400 metri negli ultimi dieci anni, un tasso di regresso così importante che non ha precedenti dal 1895 ad oggi. Il suo monitoraggio offrirà importanti indicazioni per gestire i problemi connessi alla deglaciazione".

Rifiuti e turismo cafone 

La tappa di Carovana dei ghiacciai sulla Ventina, la prima in Italia dopo quella in Svizzera dei giorni scorsi, è stata anche l'occasione per trattare il tema dei rifiuti con un'attività di Clean Up insieme a Puliamo il Mondo. Lungo il sentiero che porta al ghiacciaio sono stati raccolti diversi rifiuti: plastica, tappi, mozziconi di sigaretta, fazzoletti di carta e persino un catetere, un tubetto di crema solare e dei calzini.