DANIELE DE SALVO
Cronaca

Adamello, in un anno ghiacciaio ridotto di 127 metri

Il ghiacciaio più grande d’Italia e quello dove più evidenti sono gli effetti del surriscaldamento globale, ovvero quello dell’Adamello,...

Lo striscione e la catena umana per chiedere iniziative a difesa dei ghiacciai minacciati dal caldo

Lo striscione e la catena umana per chiedere iniziative a difesa dei ghiacciai minacciati dal caldo

Il ghiacciaio più grande d’Italia e quello dove più evidenti sono gli effetti del surriscaldamento globale, ovvero quello dell’Adamello, che si estende tra la provincia di Brescia e quella di Trento e dove si combattè la "guerra bianca", sabato ha ospitato l’anteprima della "Carovana dei Ghiacciai di Legambiente", che quest’anno toccherà Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Svizzera e Germania.

Il “gigante bianco“ che nel 2024 è arretrato di ben 127 metri è stato il punto di partenza per un tour che servirà non solo a fare il punto della situazione in merito a ghiacci che si credevano eterni, ma anche a sensibilizzare la popolazione, le istituzioni e la politica. Al grido "Il tempo di agire è ora", Legambiente insieme ai promotori del Manifesto europeo dei ghiacciai e ai rappresentanti di Ong ed enti di ricerca di diversi Paesi dell’Unione europea ha srotolato uno striscione di 4 metri x 4 e formato una catena umana circolare per chiedere una governance europea che tuteli i ghiacciai, ormai sotto scacco a causa delle temperature che stanno crescendo di pari passo con il loro ritiro. Sull’Adamello, sabato, c’erano, oltre a Legambiente, il Cai, la Fondazione Glaciologica Italiana e la Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi, che insieme hanno redatto il "Manifesto europeo per una governance dei ghicciai e delle risorse connesse".

"Nell’anno internazionale dei ghiacciai e in occasione dell’anteprima di Carovana dei Ghiacciai – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – vogliamo ribadire l’importanza di ridurre le emissioni di gas serra limitando il riscaldamento globale a 1,5 grado rispetto ai livelli preindustriali e prevedere azioni immediate per l’adattamento agli effetti della crisi climatica, a partire dalle aree che si stanno dimostrando più vulnerabili, come l’arco alpino. Non si può più restare indifferenti rispetto a quanto sta accadendo ad alta quota e agli effetti che la fusione dei ghiacciai sta generando a valle".

La carovana dei ghiacciai prenderà il via in Svizzera, al ghiacciaio dell’Aletsch il 17 agosto, per poi trasferirsi al ghiacciaio della Ventina in provincia di Sondrio. Seguiranno anche tappe sull’Ortles Cevedale in Alto Adige, sullo Zugspitze in Baviera e sul ghiacciaio del Bessanese e della Giamarella in Piemonte.

Milla Prandelli