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Il buon carattere? Viene invecchiando: “Più estroversi e umili dopo i 65 anni”

Lo studio targato Milano Bicocca ha coinvolto un gruppo di 376 adulti in pensione. Il professore Daniele Romano: “La personalità in età avanzata non è statica, ma dinamica. Una prospettiva del tutto nuova”

Una donna sorridente

Una donna sorridente

Milano, 19 settembre 2025 – “Chissà come sarò quando avrò 70 anni...”. Capita ogni tanto di proiettarsi nel futuro – più o meno prossimo – e domandarsi come pensione, cambiamenti nello stile di vita, sommarsi delle esperienze personali, incideranno sulla nostra personalità. Ebbene, una risposta (incoraggiante) arriva da un nuovo studio condotto da Daniele Romano, professore del dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano-Bicocca. Stando a quanto emerso dalla ricerca la personalità non solo cambia in alcune dimensioni, ma può anche riorganizzarsi strutturalmente con l'avanzare degli anni.

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La ricerca

Ma partiamo dall’inizio. La ricerca targata Bicocca ha coinvolto 376 adulti in pensione over 65 che hanno completato due questionari di personalità e un questionario sul benessere. I risultati evidenziano che, rispetto ai giovani adulti, gli anziani tendono a percepirsi più umili, estroversi e amichevoli, con una maggiore stabilità emotiva, mentre restano invariati rispetto all'apertura mentale. Questi tratti risultano fondamentali anche per il benessere: estroversione, amicalità e apertura a nuove esperienze, unite a una minore emotività, sono associate a una migliore qualità della vita in età avanzata. Insomma: superata una certa età si innesca una sorta di circolo virtuoso. 

Longevità in salute
Longevità in salute

Il ruolo della struttura della personalità

L'elemento più innovativo però – secondo quanto emerso dallo studio – riguarda la struttura stessa della personalità. Attraverso una tecnica avanzata, che offre una prospettiva nuova sui cambiamenti associati all'invecchiamento, l'Exploratory Graph Analysis (EGA), i ricercatori hanno osservato che i tratti di onestà-umiltà e amicalità tendono a fondersi, riflettendo una maggiore attenzione agli aspetti positivi del carattere e delle relazioni sociali.

Staying in love is something very special
Longevità felice

"Lo studio - spiega il professor Daniele Romano - mostra che la personalità in età avanzata non è statica, ma dinamica. Le trasformazioni osservate ci aiutano a capire come gli anziani si percepiscano e come alcuni tratti possano sostenere il benessere durante l'invecchiamento. E' una prospettiva nuova che sfida l'idea di stabilità della personalità dopo la giovane età adulta".

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Le prospettive

I un contesto di inverno demografico e con una popolazione over 65 sempre più consistente dal punto di vista numerico, questi risultati offrono un contributo importante per la psicologia dell'invecchiamento, aprendo nuove strade per sviluppare interventi e strategie volti a promuovere una terza età più serena, resiliente e soddisfacente. I risultati dello studio verranno presentati in occasione dell'evento "Come la marginalità influenza le differenze individuali", in programma il 22 settembre presso l'Università di Milano-Bicocca (Edificio Agora' U6, Aula Martini). L'incontro, che vedrà la partecipazione di studiosi da diverse università italiane, sarà un momento di confronto sui cambiamenti della personalità e della cognizione legati all'invecchiamento e a condizioni di marginalità sociale, offrendo al pubblico la possibilità di dialogare direttamente con i ricercatori.