
La nuova tecnologia utilizzata in sala operatoria
Legnano (Milano) - La realtà aumentata applicata alla sala operatoria rivoluziona la chirurgia spinale all’Ospedale di Legnano: nei giorni scorsi, nella Sala Operatoria di Neurochirurgia del nosocomio legnanese, sono stati eseguiti con successo due interventi di artrodesi vertebrale lombare utilizzando per la prima volta speciali occhiali a visione tridimensionale, una delle tecnologie più all’avanguardia oggi disponibili in ambito chirurgico.
Procedura innovativa e precisione chirurgica
“Si è trattato di due procedure di stabilizzazione spinale – spiega Roberto Stefini, neurochirurgo e Direttore del Dipartimento delle Neuroscienze - nelle quali è stato necessario posizionare con precisione viti peduncolari e dispositivi di fissaggio per il trattamento di patologie degenerative della colonna vertebrale. In entrambi i casi, la realtà aumentata ha giocato un ruolo cruciale, integrandosi con il sistema di navigazione intraoperatoria per offrire al chirurgo un supporto visivo avanzato, direttamente nel campo operatorio”.
Impiego di tecnologie avanzate
Durante gli interventi, eseguiti dall’equipe medica che comprendeva Stefano Peron, Angelo Rusconi e dallo stesso Roberto Stefini, i chirurghi hanno utilizzato speciali occhiali sui quali veniva proiettata la ricostruzione anatomica tridimensionale della colonna vertebrale del paziente. Questo ha contribuito a fornire una guida visiva estremamente accurata in tutte le fasi del posizionamento delle viti, permettendo di identificare con chiarezza le strutture ossee, pianificare con precisione la traiettoria e agire in modo mirato, riducendo i margini di errore e il rischio di danno neurologico.
Benefici per pazienti ed équipe chirurgica
Gli strumenti chirurgici sono stati continuamente tracciati in relazione all’anatomia del paziente senza la necessità di consultare costantemente monitor esterni o ricorrere a controlli radiologici ripetuti. Uno dei vantaggi più significativi è stata infatti la riduzione dell’esposizione a radiazioni, grazie a un minor numero di controlli fluoroscopici intraoperatori, anche nei pazienti con anatomia vertebrale complessa dovuta a patologie degenerative severe.
L’intervento è risultato più sicuro e meno invasivo anche sotto questo aspetto, con benefici concreti sia per il paziente sia per l’équipe chirurgica. La possibilità di operare con una mappa tridimensionale in tempo reale ha inoltre migliorato l’ergonomia e il flusso della procedura, garantendo maggiore fluidità e riducendo i passaggi superflui.
“Quanto realizzato in sala operatoria rappresenta un importante passo avanti per la chirurgia spinale presso l’ASST Ovest Milanese – ha commentato il Direttore generale dell’Asst Ovest Milanese, Francesco Laurelli - realtà da anni all’avanguardia nell’utilizzo della navigazione vertebrale. La realtà aumentata si conferma una risorsa preziosa per aumentare la precisione, ridurre i rischi e ottimizzare i tempi operatori”.
“L’obiettivo futuro è quello di integrare sempre più stabilmente questa tecnologia nelle procedure neurochirurgiche complesse – ha aggiunto il Direttore Sanitario Valentino Lembo - rendendola parte della pratica clinica quotidiana e contribuendo così al continuo miglioramento della qualità dell’assistenza e della sicurezza per i pazienti”.