Il comando dei carabinieri sostiene che la ditata sull’interno della porta, la traccia 10, se confrontata con Stasi può «escluderne la presenza dalla casa». E ora sappiamo per le ultime consulenze volute dallo stesso Napoleone che quell’impronta non è né di Sempio né di Stasi. «L’argomento è logicamente fallace, non è di alcuna utilità investigativa», replica la Procura di Venditti. Per di più «l’impronta è stata raccolta tre giorni dopo il delitto» e da lì «erano passate numerosissime persone». Se anche per astratto quella traccia contenesse un Dna «è impossibile sapere quando sia datata». Se è di Stasi, «conferma la sua frequentazione della casa». Se non lo è «conferma solo che la casa è frequentata anche da altri».
CronacaIl delitto di Garlasco, Andrea Sempio o Alberto Stasi? Scontro tra magistrati