REDAZIONE PAVIA

Le 8 impronte “utili” trovate in casa di Chiara Poggi: le tracce di Sempio, Stasi e di un falegname sulla scena del delitto

Delitto di Garlasco, delle 107 totali l’attenzione dei consulenti si è concentrata su 7 digitali, una palmare di utilità dattiloscopica: è la numero 33 riconducibile ad Andrea Sempio

L'accostamento dell'ingrandimento del palmo destro di Andrea Sempio con l'impronta 33 nella consulenza tecnica dattiloscopica consegnata alla Procura di Pavia

L'accostamento dell'ingrandimento del palmo destro di Andrea Sempio con l'impronta 33 nella consulenza tecnica dattiloscopica consegnata alla Procura di Pavia

Garlasco (Pavia) – Sono 107 le impronte contate in casa Poggi tra adesivi dattiloscopici e fotografie, ma su 36 frammenti si focalizza l'attenzione dei consulenti incaricati dalla Procura di Pavia di trovare elementi utili sul delitto di Chiara Poggi del 13 agosto 2007 a Garlasco.

L'impronta 33 risultata compatibile con il palmo di Andrea Sempio nell'immagine della consulenza tecnica della Procura di Pavia
L'impronta 33 risultata compatibile con il palmo di Andrea Sempio nell'immagine della consulenza tecnica della Procura di Pavia

Il dettaglio

In particolare si tratta di 28 frammenti digitali-palmari-papillari con "utilizzabilità comparativa" e otto impronte (sette digitali e una palmare) di "utilità dattiloscopica". Gli esiti dei confronti dattiloscopici - con le impronte del nuovo indagato Andrea Sempio e del condannato Alberto Stasi - restituiscono esiti non utili tranne l'impronta 33: "è il palmo della mano destra di Andrea Sempio" e si trova nella "seconda parete destra della scala ove è stato rinvenuto il corpo esanime della vittima" si legge nella relazione firmata dai consulenti Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli. Un match - sono 15 le minuzie identificate - determinato mediate "scansione ottica" e confermato "con la tecnica dell'inchiostrazione".

I confronti

Quanto a un'impronta digitale sulla superficie interna del portone d'ingresso - l'impronta 10 ritenuta dai carabinieri di interesse investigativo - è ritenuta comparabile, ma non è attribuibile né a Sempio, né a Stasi, ciò non ha quelle caratteristiche utili per un confronto. Confronto che ha esito negativo anche con le impronte dattiloscopiche dei genitori di Chiara, Giuseppe Poggi e Rita Preda, il fratello Marco, le gemelle Stefania e Paola Cappa, i tre amici della comitiva di Sempio.

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi
Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Le attribuzioni

Delle otto impronte "utili", cioè con una valenza dattiloscopica, una è riconducibile a Sempio (l'impronta 33 sulle scale che portano in cantina), una a Stasi (mignolo della mano sinistra sul cartone della pizza mangiata la sera prima), tre di un falegname (che lavorava in casa) e tre non attribuibili né a Sempio, né a Stasi sempre sui cartone della pizza.