
L'accostamento dell'ingrandimento del palmo destro di Andrea Sempio con l'impronta 33 nella consulenza tecnica dattiloscopica consegnata alla Procura di Pavia
Pavia, 21 maggio 2025 - "L'impronta 33, evidenziata mediante l'impiego delle ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di Sempio Andrea, per la corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche". La Procura di Pavia, con comunicato stampa diramato oggi, mercoledì 21 maggio, conferma le indiscrezioni e precisa il contenuto della "consulenza tecnica collegiale redatta dal C.T. Ten.Col. dott. Gianpaolo Intino e dott. Nicola Caprioli", "depositata presso la segreteria della Procura", "per una maggiore celerità ed efficienza delle indagini ed al fine di sviluppare un eventuale contraddittorio con la difesa di Andrea Sempio".

I 5 punti chiariti dalla procura
Sull'ultimo sviluppo delle riaperte indagini sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007, il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha emesso il comunicato odierno "considerate le imprecisioni e le inesattezze riportate dai media in merito all'impronta '33' rinvenuta sulla seconda parete destra delle scale che conducono al seminterrato ove è stato rinvenuto il cadavere di Chiara Poggi", chiarendo 5 punti: "le superfici delle pareti e del soffitto, nel primo tratto della scala che conduce alla cantina di casa Poggi, sono state trattate, nel corso delle operazioni tecniche e di repertamento eseguite in data 21 agosto 2007 dai RIS di Parma, con una soluzione di ninidrina spray al fine di evidenziare le impronte latenti".

“In data 29 agosto 2007 i RIS di Parma hanno proceduto ad ispezionare le pareti e il soffitto delle scale della cantina precedentemente trattate con ninidrina individuando la suddetta impronta '33' che è stata fotografata digitalmente in pari data"; "in data 5 settembre 2007 una parte dell'impronta '33' priva di creste potenzialmente utili per gli accertamenti dattiloscopici è stata asportata dal muro grattando l'intonaco con un bisturi sterile.

Il ruolo degli nuovi strumenti tecnici
L'ufficio sta procedendo ad ulteriori investigazioni sul punto"; "come emerge dalla relazione di consulenza tecnica n.3306-2007 del RIS di Parma la restante parte dell'impronta '33', potenzialmente utile per gli accertamenti dattiloscopici, era stata ritenuta 'non utile'"; "i CT incaricati dal PM di svolgere nuovamente gli accertamenti dattiloscopici su tutte le impronte all'epoca dei fatti non attribuite o ritenute 'non utili', in tempi brevi hanno concluso che, alla luce delle nuove potenzialità tecniche a disposizione, sia hardware che software, 'l'impronta 33, evidenziata mediante l'impiego delle ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di Sempio Andrea, per la corrispondenza di nr.15 minuzie dattiloscopiche".

Le audizioni di Stasi e Marco Poggi
"Gli esiti della consulenza tecnica dattiloscopica collegiale - conclude il comunicato stampa della Procura - sono stati utilizzati nel compimento degli atti istruttori svolti in data 20 maggio 2025", ovvero le audizioni del già condannato Alberto Stasi, sentito come 'testimone assistito' (dai suoi avvocati), e del fratello della vittima Marco Poggi, ascoltato come persona informata sui fatti. E sarebbero stati mostrati anche nell'interrogatorio all'indagato Andrea Sempio, che non si è però presentato per un difetto nella notifica della convocazione.
Nella mattinata di oggi, mercoledì 21 maggio, l'avvocato Angela Taccia, che difende Andrea Sempio insieme al collega Massimo Lovati, è stata vista uscire dal Tribunale di Pavia. "Non è una perizia - sottolinea la legale di Sempio - è una consulenza di parte, andrà verificato tutto". E ha anche precisato che "Andrea ha già dichiarato di aver frequentato ogni locale di casa Poggi, tranne la camera matrimoniale dei genitori di Marco e Chiara", dando quindi una implicita 'giustificazione' al ritrovamento di una sua impronta nella villetta di via Pascoli. "Bisogna vedere gli atti - ha concluso l'avvocato - e poi con calma e con lucidità capire cosa c'è effettivamente e lavorarci sopra"