
Dal 20 settembre al 5 ottobre torna il cartellone che unisce cinque province. Alla collaudata presenza della Reggia e della costellazione delle dimore patrizie. si aggiungono chicche di archeologia industriale e l’Autodromo di Monza.
Il sogno Unesco è la cornice dell’appuntamento, per la gioia degli amanti dell’arte dal 20 settembre al 5 ottobre torna “Ville Aperte in Brianza“, viaggio nella storia e nei gioielli architettonici dei quali la terra delle fabbriche è davvero ricca. E che da 23 anni, ormai, grazie al format di successo nato a Vimercate allo scoccare del nuovo millennio valorizza l’importante patrimonio, del quale istituzioni e comunità sono sempre più consce.
L’idea di potere un giorno, si spera non troppo lontano, campare di turismo fa gola a pubblico e privato, che scaldano i motori in vista del grande obiettivo. Un lungo cammino che celebra bellezza e cultura e che in questa edizione autunnale mette in mostra accanto ai beni più amati e conosciuti, una quarantina di itinerari, con particolare attenzione a famiglie, bambini e inclusione.
Oltre 200 beni a disposizione sparsi in cinque province - Monza Brianza, Milano, Como, Lecco, Varese - 90 i comuni che accoglieranno lo sciame dei curiosi. Una guida online - la sostenibilità è un altro pilastro della manifestazione - mette in fila tutte le mete, i ciceroni sono pronti ad accompagnare tutti alla scoperta del passato.
Ci si potrà tuffare nelle atmosfere Belle Époque di Villa Borromeo ad Arcore per assaporare i fasti della grande nobiltà lombarda, o alzare ancora il tiro nella Reggia del Piermarini, a Monza, cuore pulsante dell’intero cartellone. Il percorso dedicato alla "sventurata" Virginia de Leyva, la monaca tradita dalla famiglia e dall’amante consegnata all’eternità da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi“ promette già il tutto esaurito.
Tante le chicche, a disposizione ci sarà anche l’Autodromo, il tempio della velocità e del brivido, reduce dal Gran premio e ora pronto a mostrarsi sotto tutta un’altra luce.
E poi Casa Canesi, la residenza del patron del famoso cotonificio in via Carlo Alberto 11, la prima abitazione in città ad avere la lampadina elettrica, la mitica cantina Meregalli, il cappellificio Vimercati. Archeologia industriale che si è guadagnata il rango di monumento. Stesso intreccio a Cesano Maderno, dove l’incantevole Palazzo Arese farà coppia con la Snia, “la fabbrica della speranza“ che riapre in via eccezionale per l’evento a 100 anni dalla nascita, motore economico e sociale del territorio.
Qualche assaggio di un’offerta davvero vasta. In tre settimane si potrà vedere molto.
Regista dell’iniziativa, la Provincia di Monza e Brianza, che ieri, per presentare la nuova edizione di una manifestazione dai numeri cresciuta negli anni, ha scelto Vimercate, Palazzo Trotti, il municipio, uno dei più fulgidi esempi del Barocco lombardo. Con i suoi affreschi è pronto a stregare chi lo scopre per la prima volta e chi pur essendo di casa, non si stanca mai di gustarseli. Prenotazione obbligatoria sul sito villeaperte.info.