BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Le compensazioni “green” per Pedemontana: oltre 7 milioni per curare le ferite

L’emendamento leghista vincola i fondi alla Brianza, ora bisogna decidere i lavori: priorità al bosco di Bernate

Una protesta contro il taglio degli alberi ad Arcore

Una protesta contro il taglio degli alberi ad Arcore

Arcore (Monza e Brianza), 9 giugno 2025 –  Rischio scongiurato. Il Pirellone approva un emendamento di Alessandro Corbetta che vincola alla Brianza i soldi per le compensazioni di Pedemontana: 7 milioni e mezzo che senza il correttivo del capogruppo leghista passato in aula, rischiavano di finire in altre province.

Intervento necessario sulla legge che regola la materia e che avrebbe reso difficoltoso il ritorno sul territorio di questi fondi con la possibilità che venissero destinati a zone molto lontane dai boschi abbattuti.

“Il testo approvato – spiega Corbetta – sancisce che per le opere che prevedono oltre 10 ettari di aree verdi trasformate ci sia una procedura specifica di impiego delle risorse in arrivo dagli indennizzi versati alla Regione, con la previsione di destinarle alle città interessate dal passaggio delle corsie”.

Il prossimo passo sarà quello di individuare insieme a Palazzo Lombardia dove ricostruire i boschi rasi al suolo dalle ruspe. “I progetti da realizzare – precisa il capogruppo – serviranno per la loro ricostituzione, per il miglioramento della connessione tra foreste e reti ecologiche e per interventi sulle acque”. Mitigazioni che dovranno vedere la luce esattamente dove il cemento cambierà faccia al territorio. “Bisognerà mettere al tavolo Provincia di Monza e Brianza, comuni interessati e Regione per definire i piani verdi finanziati con queste risorse”. C’è un bosco simbolo da potenziare fra quelli sacrificati all’autostrada: quello di Bernate, frazione di Arcore. “La perdita del suolo è una brutta ferita per la comunità – avevano spiegato gli attivisti di Legambiente durante la passeggiata di fine 2024 –. Ci vorranno 500 anni per tornare allo stato iniziale. Il suolo è la pelle del mondo. Gli alberi sono fondamentali: proteggono dallo smog e garantiscono la biodiversità. Anche se lungo la Tratta C ne verranno piantumati di nuovi, la generazione di oggi e quelle future, per almeno 30-50 anni, non ne potranno godere i benefici”. Per fare spazio all’infrastruttura, 8 corsie in tutto, tre per senso di marcia più quelle di emergenza, ne sono stati abbattuti a centinaia, alcuni anche molto vecchi.