
Il maxi cantiere è arrivato in Brianza
Levata di scudi contro Pedemontana anche da Monza. Il Coordinamento dei comitati cittadini si unisce alla mobilitazione contro il progetto Pedemontana condividendo le forti preoccupazioni sugli effetti che questa infrastruttura comporterà in termini di "distruzione ambientale".
"La città di Monza, pur non direttamente interessata dal tracciato (che passa poco più a nord del Parco Reale) – scrive il coordinamento dei 16 comitati di quartiere cittadini – ne subirà le conseguenze dal punto di vista del traffico automobilistico, che si riverserà sull’attuale circonvallazione est di Monza (viale Stucchi-Industrie, già completamente intasati nelle ore di punta per la presenza di più intersezioni a raso) con la prevista bretella di collegamento, che dovrebbe essere realizzata all’altezza di Arcore (tratta C)". Pesanti conseguenze anche sul piano ambientale, qualora venisse portata avanti la variante della tratta D (la cosiddetta tratta D breve), sottolineano i comitati. Deviando verso sud, oltre a contraddire il senso "pedemontano" dell’intero progetto, "devasterà il Parco Agricolo Nord Est (P.A.N.E.) che fa parte del più vasto ecosistema delle dorsali verdi previste dal Ptcp a est di Monza, cui partecipano anche le aree agricole strategiche del nostro comune".
"L’autostrada Pedemontana – scrivono le aggregazioni cittadine – è una infrastruttura pensata decenni fa, oggi controproducente sul piano del traffico (come ormai ampiamente dimostrato da Bre.be.mi, semivuota causa gli alti pedaggi) e devastante sul piano ambientale con la distruzione di interi ecosistemi boschivi, i cui effetti potranno forse essere mitigati con opere di compensazione (richieste a gran voce dalle comunità locali, ancora inattuate e incerte nella loro consistenza), ma il cui enorme consumo di suolo non potrà in alcun modo essere recuperato".
Il Coordinamento monzese sostiene tutte le iniziative che comuni, associazioni e comitati coinvolti metteranno in campo in tutte le sedi per fermare o ridurre l’impatto del progetto (tratta C) e "impedire il suo sciagurato completamento (Tratta D breve), sostenendo e aderendo a qualsiasi confronto con le autorità competenti, anche in territorio monzese, volto a ridimensionare il progetto e a formulare soluzioni alternative a tutela dell’ambiente, come deliberato anche dal Consiglio comunale di Monza il 26 giugno 2023".
Cristina Bertolini