STEFANIA TOTARO
Cronaca

Mattone sospetto, la sentenza slitta di quattro mesi

Slitta di quattro mesi la prevista sentenza sulla presunta corruzione urbanistica a Usmate Velate. Ieri era prevista la decisione per...

Il complesso residenziale “Verde Manara”: il cantiere è stato sequestrato Una beffa per gli acquirenti delle abitazioni

Il complesso residenziale “Verde Manara”: il cantiere è stato sequestrato Una beffa per gli acquirenti delle abitazioni

Slitta di quattro mesi la prevista sentenza sulla presunta corruzione urbanistica a Usmate Velate. Ieri era prevista la decisione per i 10 imputati a vario titolo per corruzione e reati tributari, invece la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini ha deciso che vuole risentire il consulente urbanistico della Procura, che verrà convocato nella prossima udienza fissata a fine settembre. Agli inizi di novembre fissata un’altra udienza, che potrebbe essere quella destinata alla sentenza. Un’altra lunga attesa per i 24 promissari acquirenti degli appartamenti del complesso “Verde Manara” di via Villaggio dei Pini a Usmate Velate, realizzati dal costruttore Alberto Riva, il cui cantiere è stato posto sotto sequestro perché ritenuto una lottizzazione abusiva e ora rischia la confisca. Costoro si sono costituiti parti civili insieme anche al Comune, che però non è responsabile civile nei loro confronti. "Ci ritroviamo senza case, quella vecchia che abbiamo venduto e quella nuova dove dovevamo trasferirci - dicono -. Siamo rimasti senza soldi. E dalle istituzioni neanche una pacca sulla spalla".

Al centro dell’inchiesta penale l’ex responsabile del Settore territorio e ambiente del Comune di Usmate Velate Antonio Colombo, per cui nel processo con il rito abbreviato il pm Carlo Cinque ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione e rispettivamente 4 anni e mezzo, 2 anni e 9 mesi e 1 anno e mezzo per gli imprenditori Galdino Magni, Antonella Cantù e Donato Magni. Con loro sono imputati, ma non hanno chiesto riti alternativi, il costruttore Alberto Riva e Luigi Roncalli, il “geometra di Silvio Berlusconi” Francesco Calogero Magnano, il consulente Roberto Crestale e pure Annabella e Giovanni Beretta, rispettivamente compagna e cognato di Colombo. Questi ultimi hanno chiesto di patteggiare le pene dopo avere risarcito i danni. Secondo l’accusa, Colombo avrebbe trasformato la destinazione urbanistica, da agricola a produttiva ed edificabile, di alcune aree, con un evidente aumento del loro valore economico, in cambio di tangenti attraverso il pagamento di false fatture a una società intestata ai suoi familiari.

S.T.