
Mamadou Tourè era originario della Guinea Lascia la moglie e quattro figli tutti in età scolare
Lesmo, 13 settembere 2025 – La gara di solidarietà è commovente. “È l’unica cosa che scalda il cuore in un momento come questo”, dice Sara Dossola, sindaca di Lesmo, commentando il “contatore“ che gira senza sosta su Gofundme, la piattaforma online per la raccolta di donazioni.
La causa per la quale si raccolgono fondi, purtroppo, è nota a tanti: la morte di Mamadou Tourè, l’operaio della Gusmar di Monza, ucciso lunedì dalla leva di un tornio mentre era in servizio. Una ferita di per sé, ma ancora più crudele dal momento che ha lasciato moglie e quattro figli, “tutti in età scolare”, ricorda la prima cittadina. In meno di 3 giorni si è fatto avanti un esercito di 300 donatori, “abbiamo raccolto più di 16mila euro e la cifra aumenta di minuto in minuto”.
C’è chi ha destinato alla sfortunata famiglia mille euro in un colpo solo. E poi tanti piccoli importi, che raccontano il mosaico d’amore innescato dalla tragedia. Decine di tasselli, un solo obiettivo: permettere ai ragazzi e alla loro madre di andare avanti a testa alta, come faceva Mamadou. “Lavorava sempre – ricorda chi lo conosceva –, non voleva far mancare niente ai figli”.
Il suo ultimo viaggio sarà verso la Guinea. La casa che aveva lasciato, giovanissimo, per costruirsi una vita diversa, in un Paese lontano. E il mestiere era uno dei due pilastri su cui aveva scommesso. L’altro, i legami più intimi. Tradito da una macchina, Tourè allunga la scia di sangue nelle fabbriche lombarde, ma non è un numero, a dimostrarlo il caldo abbraccio di tante persone che non riescono a darsi pace per la sua fine e che lo stanno aiutando a ritornare nella sua terra.
“Grazie alla generosità di tanti abbiamo già raccolto una cifra importante – sottolinea Dossola –. Non è solo un sostegno economico, ma anche un segno tangibile dell’affetto e della solidarietà legati a questa vicenda. Abbiamo però ancora bisogno di tutti: ogni contributo, anche minimo, può fare la differenza per garantire alla famiglia il supporto necessario ad affrontare le difficoltà dei prossimi mesi”.