
Oggi in Villa Reale arriva la tappa conclusiva del Giro Automobilistico d’Italia. Parata di gioielli come la Ferrari Spider California, la Lancia Stratos e la Flaminia.
Un ritorno storico per gli appassionati di motori. A 91 anni dalla sua istituzione, il Giro Automobilistico d’Italia torna sulle strade del Paese e sceglie la Villa Reale di Monza come palcoscenico della tappa conclusiva. Non una semplice rievocazione storica, ma l’anteprima di un progetto che guarda al futuro con ambizione, mescolando eleganza, memoria e sostenibilità. La prima edizione si corse nel 1934, con vetture suddivise in categorie come Turismo e Gran Turismo, e con il Trofeo Alberto Bonacossa a fare da traguardo simbolico. Oggi la gara si ripresenta con un format tutto nuovo: niente cronometri, niente classifiche ma solo emozioni e spettacolo. Una parata di capolavori a quattro ruote che attraversano il nord Italia trasformandosi in un “museo dinamico“ itinerante.
Le 3 tappe di questa edizione numero zero hanno toccato Torino, Bormio e infine Monza, città che più di ogni altra rappresenta la storia e il mito della velocità. Anche Bormio non è stata scelta a caso, in quanto sede delle Olimpiadi Invernali 2026. La passerella finale sarà oggi in Villa Reale, dalle 11 alle 18, con ingresso gratuito. Tra le grandi protagoniste la Ferrari Spider California e l’Alfa Romeo 1900 Css, vincitrice del Giro del ’54; la Lancia Stratos, la Porsche 356, la Fiat Abarth 131 Rally. E ancora, la Ferrari 512 BB, l’Alfa Romeo 6C 1750, la Lancia Flaminia. Una collezione da museo. Non si tratta però di un’operazione nostalgica. L’iniziativa, sviluppata da Sg Company col sostegno di Aci e dei club locali, vuole inaugurare un nuovo capitolo: dal 2026 il Giro entrerà nel calendario internazionale delle competizioni per auto storiche, con l’edizione 2025 a fare da preview esclusiva, che anticipa lo spirito delle gare future. C’è anche un’attenzione al tema ambientale. L’evento punta a diventare un laboratorio di sostenibilità, con compensazione delle emissioni di anidride carbonica.
A rendere la manifestazione ancor più speciale è il coinvolgimento delle comunità locali, con iniziative culturali, tour e accoglienza per equipaggi e spettatori. Così il passaggio delle vetture diventa anche occasione di festa, unendo la passione per le quattro ruote al patrimonio storico e artistico dei territori. Dal 1934 al 2025, dal Trofeo Bonacossa alla Reggia di Monza, il Giro Automobilistico d’Italia riaccende i riflettori su un’epopea che sembrava consegnata al passato, e che invece tra i viali reali monzesi ritrova l’habitat per far riscoprire la sua bellezza.