STEFANIA TOTARO
Cronaca

"Liquidi tossici e rifiuti a contatto col terreno"

Responsabili di inquinamento ambientale per il "deterioramento del sottosuolo attraverso la realizzazione di un progetto di riconversione industriale dell’area verde"....

Responsabili di inquinamento ambientale per il "deterioramento del sottosuolo attraverso la realizzazione di un progetto di riconversione industriale dell’area verde"....

Responsabili di inquinamento ambientale per il "deterioramento del sottosuolo attraverso la realizzazione di un progetto di riconversione industriale dell’area verde"....

Responsabili di inquinamento ambientale per il "deterioramento del sottosuolo attraverso la realizzazione di un progetto di riconversione industriale dell’area verde". Lo spiega nelle motivazioni della sentenza il giudice del Tribunale di Monza Carlo Ottone De Marchi, che ha inflitto la pena di 15 mesi di reclusione e 12mila euro di multa ciascuno al 54enne Salvatore Fichera e al figlio Angelo, 32 anni. "L’area di via dell’Offelera è risultata trasformata in un parcheggio, con scavi per realizzare una pavimentazione in asfalto, spianate del terreno con relativo deposito di materiale inerte, oltre a un container per il deposito di rifiuti, un distributore di gasolio abusivo, un impianto elettrico - ricostruiscono le motivazioni - e in prossimità di queste installazioni chiazze di liquidi tossici sversati al suolo oltre a una massa di rifiuti esausti a diretto contatto con il terreno". Il giudice ha escluso l’aggravante dell’inquinamento di aree naturali sottoposte a specifici regimi vincolistici. "I lotti non sono da considerare area naturale visto lo stato di degrado in cui versavano almeno dal 2014", ha ritenuto il giudice. Agli imputati, che ricorreranno in appello, è stata invece riconosciuta la circostanza attenuante di avere bonificato il terreno prima dell’apertura del processo, bonifica che preclude la confisca.

S.T.