CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La scelta dei monzesi. Il sondaggio su Estorre: "Esponetelo al Museo"

Il ’quesito’ sul corpo del Signore di Monza ucciso in un assedio è un plebiscito: dopo secoli in cui era rimasto in una nicchia, il 92% chiede un posto in una sala. Ma gli studi scientifici sul condottiero deceduto nel 1413 non sono terminati.

L’arcivescovo Georg Gänswein davanti alla mummia nel chiostro del Duomo

L’arcivescovo Georg Gänswein davanti alla mummia nel chiostro del Duomo

Dove deve essere collocata la mummia di Estorre Visconti, nel museo? In uno spazio esposto al pubblico o in un deposito? Questa la domanda principale del questionario proposto ai monzesi e a tutti gli appassionati di storia dal Museo e tesoro del Duomo. Al sondaggio hanno risposto 733 persone e il 92,2% è d’accordo per il Museo del Duomo, in una collocazione rispettosa. Si tratta comunque di spoglie di una persona, ma in chiesa non sarebbe ammesso, non essendo un santo. Il gruppo più numeroso di chi ha risposto è, al 34%, quello nella fascia d’età 51-64 anni; il 70% donne, la maggior parte monzesi e lombarde. Il 50% aveva già sentito parlare di Estorre: chi attraverso lo stocco 2%, il 25% dai giornali, chi lo aveva visto da piccolo nel chiostrino del Duomo, chi per interesse numismatico o ne aveva sentito parlare nel Corteo storico.

"Abbiamo interpellato i cittadini - spiega Rita Capurro, direttrice del Museo e tesoro del Duomo Fondazione Gaiani - perchè il museo non è solo un deposito di collezioni, ma è in dialogo con la comunità, secondo le indicazioni di Icom (Consiglio internazionale dei musei). Perciò nei mesi scorsi abbiamo avviato il sondaggio". Qualcuno ha proposto di collocarla nelle sale dei musei civici, altri hanno detto non immediatamente visibile, ma accessibile con apparati didattici. Qualcuno, più goliardico la vorrebbe in largo Mazzini, verso corso Milano, con il tocco in mano; qualcuno sepolto al cimitero. Estorre Visconti appartiene alla comunità: molti vorrebbero che il museo raccontasse qualcosa di più su di lui. Il 18 di ottobre il tema dell’esposizione museale di resti umani sarà oggetto di dibattito al Museo del Duomo. Ben 472 persone vorrebbero conoscere le cause della sua morte e gli esiti degli studi biologici: il corpo diventa documento di epoca.

Di questo si stanno occupando Università Bicocca e Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano). Già dal 2006, come ricorda Michele Riva (Università degli Studi di Milano-Bicocca) gli esperti del Dipartimento di Medicina della Bicocca avevano intenzione di analizzare la mummia. Il dipartimento è cresciuto e nel 2016 ha investito nella cattedra di Storia della medicina. Da lì l’idea di portare avanti il progetto di studio per trovare a Estorre una collocazione adatta. L’allora arciprete monsignor Silvano Provasi ha appoggiato la proposta, visto che la posizione eretta nella teca del chiostro stava ammalorando il reperto. In poche settimane fu messo a punto il progetto e approvato dalla Sovrintendenza. La mummia fu portata all’ospedale San Gerardo (Dipartimento di Medicina) per indagini radiologiche e al Labanof diretto dalla professoressa Cristina Cattaneo. Finora sono state eseguite le indagini paleoradiologiche preliminari. Si vede il piede rotto, perché fu ucciso nel 1413 da un colpo spingarda. Dalla Tac si vede il buono stato di conservazione dei tessuti molli: organi, meningi, encefalo, trachea, stomaco, porzioni di intestino. A chi si chiedeva se si trattasse davvero di Estorre Visconti, la risposta è proprio di sì. Sepolto in origine vicino al Lambro fu ritrovato tra fine 1600 e inizio 1700, coperto dal limo che lo aveva mantenuto e mummificato. Nella nicchia dove è rimasto per tanto tempo c’era lo stocco, con le iniziali. Le prime indagini parlano di un uomo di circa 50. - 60 anni alto 178 centimetri, ben più della media del tempo. Dalle prossime analisi istologiche si vedrà se ci sono stati tentativi di imbalsamazione e come si viveva nel castello sotto assedio. E con un’indagine 3D si potrà ricostruire il volto di Estorre.