
Emanuela Maccarani, ex direttrice tecnica della Nazionale di ginnastica ritmica, è stata licenziata
Desio (Monza e Brianza) – Anche l’associazione Change the Game, che si batte contro gli abusi e le violenze di natura emotiva, fisica e sessuale nello sport, si costituisce parte civile assieme ad alcune ex atlete all’udienza preliminare al Tribunale di Monza nei confronti di Emanuela Maccarani. Stamattina l’ex direttrice tecnica della Nazionale di ginnastica ritmica e responsabile dell’Accademia internazionale di Desio delle Farfalle, dopo la squalifica patteggiata per 3 mesi nel processo sportivo e il licenziamento nel marzo scorso da parte del nuovo presidente di Federginnastica Andrea Facci, è chiamata a presentarsi davanti alla giudice Silvia Pansini per rispondere dell’accusa di maltrattamenti aggravati dal fatto di averli commessi in presenza di minorenni.
Un’imputazione coatta disposta dalla gip monzese Angela Colella, dopo che la Procura di Monza aveva invece chiesto l’archiviazione sui presunti abusi psicologici denunciati nel 2022 dalle ex atlete Anna Basta e Nina Corradini per mancanza di abitualità della condotta contestata. Le due ex Farfalle si costituiranno parti civili al procedimento che potrebbe portare al rinvio a giudizio di Emanuela Maccarani e a loro potrebbe aggiungersi la collega Beatrice Tornatore (che è stata individuata dalle pm monzesi Manuela Massenz e Cinzia Citterio come parte offesa. Così come Alessia Maurelli, per 10 anni capitana della Nazionale azzurra di ginnastica ritmica, che ha vinto due medaglie di bronzo olimpiche, è stata cinque volte campionessa del mondo e si è ritirata a 28 anni alla fine del 2024, che però si è dissociata dalle denunce contro l’allenatrice. Come parte civile potrebbe aggiungersi anche Francesca Majer, una ulteriore ex Farfalla che ha frequentato l’Accademia di Desio dal 2017 all’ottobre 2019.
All’udienza preliminare Emanuela Maccarani potrebbe chiedere il processo col rito abbreviato, che prevede uno ‘sconto’ di un terzo della pena in caso di condanna perché si decide solo sulla base degli atti di indagine, oppure chiedere il proscioglimento dall’accusa e, in caso di rinvio a giudizio, affrontare il dibattimento con la possibilità di portare testimonianze in aula. “Centinaia di altre ragazze da lei allenate dicono ben altro rispetto a quanto riferito dalle accusatrici”, sostiene la difesa della ex dt. Il primo processo sportivo nei confronti di Emanuela Maccarani si era concluso con un’ammonizione “per eccesso di affetto”. Ma decine di intercettazioni emerse dalle indagini sui contatti con chi la doveva giudicare l’avevano fatto riaprire. Insieme alla Maccarani hanno patteggiato 50 giorni di squalifica l’ex vicepresidente della Federazione italiana ginnastica e commissario straordinario dell’Accademia di Desio, Valter Peroni, mentre l’ex presidente Fgi Gherardo Tecchi ha ricevuto una sospensione di 15 giorni.