GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Accoltellata dal compagno a Boffalora. Lo choc dei primi soccorritori: “Quella donna era una maschera di sangue”

Le prime parole dei testimoni, che erano alla festa patronale nel centro di Boffalora ieri mattina. La donna barcollava e perdeva sangue. Decisivi i gestori di un locale, alcuni volontari e due medici. Ora è caccia all’uomo, che si è allontanato in auto immortalato da una telecamera

L'ambulanza e i rilievi della polizia locale

L'ambulanza e i rilievi della polizia locale

Boffalora (Milano) – “Aiuto, aiuto, aiuto”. L’ha ripetuto almeno tre volte e forse di più. Barcollava e grondava sangue la donna che ieri mattina, poco dopo le 10, è stata vista nel centro di Boffalora sopra Ticino. Si trovava in via Repubblica e andava verso la piazza Matteotti, nel pieno centro del paese, tra lo sguardo sgomento delle persone. Il paese era pieno di bancarelle e di gente allegra perché era in corso la festa della Sucia. Quella donna ad un certo punto è crollata a terra in una pozza di sangue. Qualcuno si è avvicinato cercando di tamponarle le ferite come poteva. I gestori di un locale si sono immediatamente prodigati, così come i volontari dell’associazione Aicit, intervento contro i tumori. Era il primo banchetto di un’associazione prima di arrivare alla festa. Sono arrivati immediatamente gli agenti della Polizia locale di Boffalora in servizio per la festa, insieme ai soccorritori della Inter Sos di Magenta, anche loro in servizio per la Sucia.

Due medici boffaloresi le hanno prestato assistenza, il dottor Claudio Mastelli e il dottor Ivo Colombo. Presentava una ferita da taglio a livello ascellare e altre ferite, sempre da coltello, in altri punti, ma più superficiali. In quel lato di Boffalora è calato il silenzio. “Eravamo in servizio per far conoscere la nostra Associazione, Aicit e per presentare il nuovo pulmino – spiega Giuseppe Garanzini del direttivo di Aicit – quando ci siamo trovati di fronte quella povera ragazza. Era una maschera di sangue e abbiamo cercato di aiutarla, ma non avevamo mezzi per farlo. I soccorsi sono stati tempestivi e professionali”.

La donna non sarebbe in pericolo di vita ed è stata elitrasportata all’ospedale Niguarda. Anche il sindaco Sabina Doniselli, insieme agli altri membri della giunta, si sono prodigati per aiutare le forze dell’ordine. Le indagini sono partite subito e si sono dirette alla ricerca del coltello. E, soprattutto, del compagno della donna. Entrambi di origine kosovara.

Le telecamere della zona lo avrebbero inquadrato mentre saliva di corsa in auto. Le forze dell’ordine hanno a disposizione il numero di targa del veicolo che potrebbe essere rintracciato. Inizialmente si temeva avesse portato con sé il bambino. Ma le telecamere hanno inquadrato l’uomo da solo. Il bimbo si trovava da un’altra parte, non ha assistito all’accaduto e sta bene.